Torna a Marassi, da ex: il Faraone rivuole il gol con il (suo) Genoa

Un avversario speciale in uno stadio fortunato, quella contro il Genoa sarà la gara dei ricordi per El Shaarawy. Due anni nelle giovanili, dal 2006 al 2008, poi due anni in Prima squadra, dal 2008 al 2010: nella sua carriera il rossoblu ha significato molto. Soprattutto, quasi sei anni fa, l’esordio in Serie A.

Ex ed osservato speciale, Stephan è un punto di forza del Milan di Inzaghi e domenica pomeriggio un suo gol renderebbe le cose migliori per tutti. Anche perché proprio a Marassi, l’8 novembre scorso, ricorda stamane La Gazzetta dello Sport, ha ritrovato la via della rete dopo 622 giorni di smarrimento. Allora di fronte c’era la Samp, ora il (suo) Genoa: la “sponda” che ha dato il primo senso alla cresta del Faraone. Nessun dubbio sulla presenza in campo dell’attaccante azzurro, ma dopo le (solite) buone prestazioni nel derby e con l’Udinese segnare rimane la parola d’ordine. Ok il sacrificio, la presenza, la classe, ma per inseguire il terzo posto il 22enne rossonero deve conquistare nuove realizzazioni e punti pesanti.

Un motivo in più per mettere nel mirino la porta avversaria si chiama Perin (El Shaarawy, ricorda la Rosea, lo ha già colpito nel 2012 a San Siro quando giocava al Pescara), amico d’infanzia calcistica, compagno in Nazionale (hanno raggiunto insieme, in macchina, il ritiro di Coverciano durante la sosta di novembre) nonché obiettivo di mercato. Tra di loro c’è un legame fortissimo, chi avrà la meglio potrà decidere la vittoria finale.

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