Honda e Rami, un anno dopo: il bilancio di due acquisti preziosi

A fine anno, si sa, è sempre tempo di bilanci. Certo, tra poche ore è Natale e non Capodanno, ma il 2014 del Milan si è chiuso dopo il pareggio dell’Olimpico che ha segnato l’ultima gara ufficiale dei rossoneri durante l’anno solare. E allora, oltre a tirare le somme generali di squadra, si può pensare agli ultimi dodici mesi, che poi sono anche i primi, di due tra gli elementi più importanti della rosa milanista. Stiamo parlando del giapponese Keisuke Honda e del difensore Adil Rami, entrambi arrivati nello scorso mese di gennaio, mese in cui hanno esordito con la maglia rossonera.

Il difensore merita almeno un 7 in questa ideale pagella di fine anno. Al suo arrivo si è conquistato subito la fiducia di Allegri ma soprattutto Seedorf a suon di prestazioni di carattere e grazie alla sua grinta da vendere. Dopo lo scetticismo iniziale, a Milanello si sono accorti presto di avere a che fare con un ottimo difensore. Un muro, una roccia quando in condizione. Un ottimo rendimento come difensore, un attaccante aggiunto nelle palle inattive, prova ne sono i suoi quattro gol in maglia rossonera. La sua prova d’amore nei confronti del Milan (si è persino ridotto lo stipendio in estate quando Valencia e Milan non trovavano l’accordo per il prezzo della seconda metà del suo cartellino), poi, descrive al meglio la sua incredibile dedizione verso questa maglia. Un’arma in più anche per Inzaghi.

Il trequartista giapponese, invece, ci ha messo un po’ di più per entrare nei cuori del sostenitori milanisti e, se non ci fossero stati i mesi di settembre e ottobre, staremmo certamente parlando di uno dei tanti flop approdati sulla sponda rossonera del Naviglio. Un inizio difficilissimo, un corpo estraneo alla squadra durante la gestione Seedorf e quel numero dieci che continuava a pesare tantissimo sulle sue spalle. Poi, un Mondiale da protagonista con la sua Nazionale e la fiducia di Inzaghi: sei gol nei primi due mesi di campionato e i conti che iniziano a tornare. Peccato che, dopo la gara contro il Verona del 19 ottobre, Honda aabbia smesso di essere decisivo e ha cominciato ad esprimersi con prestazioni altalenanti in campo. SuperPippo, però, a parte in occasione del derby, non ha mai fatto a meno di lui e il 2015 per lui (dal suo ritorno dalla Coppa d’Asia) deve rappresentare l’anno della svolta, in positivo o in negativo.

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