Il Jack che vale come un asso: Bonaventura è insostituibile

Di solito, negli ambienti calcistici, si suole dire che un giocatore che compie il grande salto da una squadra “provinciale” ad una big, riscontra delle difficoltà nei primi tempi e dunque il suo contributo sarà lecito attenderlo dopo un pò di tempo. Giacomo “Jack” Bonaventura ha letteralmente demolito questo luogo comune, divenendo senza ombra di dubbio uno dei pochissimi intoccabili per mister Filippo Inzaghi. Arrivato l’ultimo giorno di mercato, quando due ore prima del gong era praticamente un giocatore dell’Inter, l’ex Atalanta è stato il vero coupe de thèatre di Adriano Galliani, che ha consegnato al tecnico piacentino un autentico tuttofare dalla cintola in su.

Alla prima partita in rossonero, a Parma, Jack ha giocato per tutti i novanta minuti, siglando anche un gol e conquistando immediatamente la fiducia di tecnico e tifosi. Da lì in poi, titolare anche contro Cesena e Chievo e comunque sempre subentrato in quelle partite in cui non era stato schierato dall’inizio, prima di disputare per intero sette delle ultime otto partite, con l’eccezione della sconfitta casalinga contro il Palermo, dove era fuori per infortunio.

La cosa che ha stupito più di tutto, però, non sono state tanto le prestazioni, dato che anche con la maglia dell’Atalanta Bonaventura è stato sempre uno dei migliori giocatori della Serie A, quanto il fatto che sia capace di ricoprire qualunque ruolo tra centrocampo ed attacco, mentre a Bergamo lo conoscevamo prettamente con esterno sinistro di un centrocampo a quattro. Ala sinistra del tridente, mezz’ala a sinistra o destra, trequartista: per lui non fa nessuna differenza, in ogni ruolo fornisce sempre un contributo sopra la media, grazie anche ai tre gol ed ai due assist già realizzati. Anche col (praticamente) certo arrivo di Cerci, Bonaventura troverà un posto da titolare, nel caso arretrando dal tridente, dove ha giocato le ultime partite, al centrocampo, accanto a De Jong e Montolivo. Del resto un jolly sta bene ovunque lo metti ed in questo mister Inzaghi può dirsi veramente fortunato.

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