Napoli: reparto offensivo stellare, ma l’interdizione?

E’ un Napoli in piena lotta per il terzo posto, quello che si presenta questa sera a San Siro, nell’incontro valido per la quindicesima giornata di Serie A. I partenopei, che nell’ultimo turno di campionato hanno pareggiato in rimonta contro l’Empoli e che nelle ultime tre partite di campionato hanno raccolto soltanto tre punti, sono determinati a mettere in scena una prova caratterizzata da qualità, brillantezza e intensità, in modo tale da tornare alla vittoria e riprendere a tutti gli effetti la corsa verso la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Punto di forza: il reparto offensivo.
E’ il reparto avanzato l’arma in più del Napoli di Benitez, che gioca un calcio di stampo offensivo, mirato a impossessarsi delle operazioni della gara e a fare la partita. I punti di forza del 4-2-3-1 varato dal tecnico spagnolo sono di certo i tre trequartisti, Callejon, Hamsik e Mertens, e il centravanti, Gonzalo Higuain. Dotati di rapidità, esplosività e abilità nell’uno contro uno, sulle corsie laterali, Callejon e Mertens sanno infatti creare superiorità numerica con facilità, oltre a risultare efficaci anche in occasione di inserimenti senza palla. Al resto ci pensa Hamsik che, se fosse in serata, con giocate dall’alto tasso tecnico, caratterizzate da un ottimo senso del gioco, potrebbe mettere in difficoltà la difesa rossonera e ispirare al meglio Higuain, prima punta di alto livello, in grado di segnare in qualsiasi momento e da qualsiasi posizione e di svolgere quel lavoro sporco che consente alla squadra di salire e respirare.

Punto debole: la fase difensiva.
E’ la fase difensiva il tasto dolente di un Napoli votato all’attacco. Sì, perché i trequartisti, che davanti sanno fare il bello e il cattivo tempo, ripiegano in maniera del tutto saltuaria e non aiutano a dovere un centrocampo che fatica in interdizione, in quanto composto da mediani che, peccando in senso del gioco e della posizione, faticano in uno schieramento a due, mentre avrebbero un rendimento migliore in un centrocampo a tre. Sta di fatto che, nella zona nevralgica del terreno di gioco, i partenopei rischiano di non fare filtro e di concedere spazi. Spazi che potrebbero essere concessi anche dai terzini che, pur proponendosi in avanti con regolarità, non sempre coprono al meglio la corsia di competenza. Già, a volte, i laterali azzurri difendono in maniera un po’ troppo approssimativa, rischiando di essere superati senza troppi problemi.

Giocatore chiave: Gonzalo Higuain.
E’ il centravanti argentino il partenopeo più pericoloso. El Pipita è un centravanti a dir poco prolifico, dotato di senso del gol e qualità tecniche, forte di testa, capace di tenere palla, fare salire la squadra e muoversi con estrema intelligenza, tanto da non garantire punti di riferimento agli avversari. Attaccante completo, dal nulla, può sempre inventare la giocata vincente. Guai a concedergli varchi e palle gol. Arma letale. Provare per credere.

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