Nastasic, il nuovo obiettivo rossonero per la difesa. La scheda

In merito alla difesa, in casa Milan, il nome più caldo è quello di Matija Nastasic. Il centrale del Manchester City, ormai da mesi in rotta con Pellegrini, sarebbe terminato sui taccuini della dirigenza rossonera, che sarebbe intenzionata a farsi avanti con decisione. Nato a Valjevo, in Serbia, il 28 marzo 1993, Nastasic muove i suoi primi passi nel Valis, nello ZSK e nell’FC Buducnost, prima di passare, nel 2008, nelle giovanili del Partizan di Belgrado. Nella seconda parte della stagione 2010/2011, passa in prestito al Teleoptik, club in cui colleziona ventuno presenze complessive, intervallate da un semestre trascorso tra le fila del Partizan, senza trovare spazio, prima di trasferirsi ufficialmente alla Fiorentina per due milioni e mezzo di euro nell’estate 2011.

Nella Viola, Nastasic, ai tempi diciottenne, mette in mostra fisicità, senso dell’anticipo e abilità nel gioco aereo, tanto da disputare prove convincenti e da collezionare un totale di ventisei presenze, impreziosite da due gol, contro Cesena e Parma. Ma non finisce qui. Le ottime performances offerte con la maglia della viola valgono a Nastasic la chiamata del Manchester City, che lo acquista per sedici milioni di euro, sommati all’intero cartellino di Savic. Nella sua prima stagione in Inghilterra, il difensore serbo totalizza trenta presenze stagionali, scendendo in campo con una buona regolarità e assicurando buone prestazioni. Un po’ meno bene va l’anno successivo, quando sono soltanto venti i gettoni di presenza ottenuti. Venti gettoni di presenza a cui bisogna però aggiungere il gol segnato al Norwich City, nella gara di scena il 2 novembre 2013, e la vittoria della Coppa di Lega e della Premier League. Dopodiché, il vuoto.

Dopo essere sceso in campo titolare il 10 agosto 2014, durante la gara di Community Shield, persa contro l’Arsenal per tre reti a zero, il giocatore perde posti nelle gerarchie di Pellegrini, diventando l’ultima scelta dell’allenatore dei Citizens e da non giocare più nemmeno una partita, terminando costantemente in tribuna. Un mistero. Un enigma. Sta di fatto che, quando in campo, il ragazzo ha quasi sempre fatto bene. Ecco allora che, su di lui, l’interessamento del Milan è forte. Così come è forte anche la concorrenza.

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