Boban: “Berlusconi ha perso la visione del calcio moderno. Assurdi due AD. Ci vuole Maldini”

Il Milan secondo Zvonimir Boban, una straordinaria dimostrazione di affetto, ragione e coraggio. E’ questo il senso della sua intervista concessa stamane al Corriere della Sera, nella quale prosegue l’attacco nei confronti della società senza regalare nuovi e ingombranti affondi.

Sul presente: “C’è un grande errore di prospettiva: una grande confusione tra quello che si è e quello che si pensa di essere. Presunzione. Qualcuno ha creduto in qualcosa che non potrà mai esistere con questa rosa. E dopo qualche partita fatta molto bene, almeno sul piano caratteriale, fino ai buoni match con Napoli e Roma, la convinzione di essere altro da sé, sostenuta anche troppo a livello mediatico, ha provocato questo rilassamento. Non è un dramma totale, ma di una certa importanza. La cosa più sconcertante non sono i risultati ma come stanno arrivando. La squadra non è straordinaria ma non è peggio di Samp o Empoli. Il primo tempo con l’Atalanta è stato inaccettabile. Questo Milan è l’opposto del mio, rimanendo comunque affascinante“.

Sulla squadra: “Troppi giocatori che non sanno giocare bene con gli altri, che non corrono con continuità, che sono incompatibili con l’idea di un gioco fluido. Un individualista funziona se inserito in un tessuto tattico armonico, sennò è controproducente. Ma, vista così, questa è una squadra che non potrà mai giocare bene. Modulo? Si può giocare con il 4-3-3 o il 4-2-3-1 a seconda degli avversari. Ma il calcio fluido resta utopia. Torres? L’errore ha scombinato tutto. Con il falso nove Inzaghi ha fatto di necessità virtù, però un vero centravanti è la base del calcio, soprattutto nei momenti difficili. Menez? Mi piace, ma come esterno, uomo di dribbling e assist. Anche se la sua imprevedibilità è un’arma a doppio taglio: può sorprendere gli avversari e pure i propri compagni“.

Su Inzaghi: “Per Pippo non è facile, come tecnico sta maturando. Sottovoce avevo fatto capire che questo Milan non è da terzo posto, ma i messaggi trionfalistici della società hanno creato guai anche a lui“.

Attenzione alla risposta su Silvio Berlusconi: “Il presidente purtroppo ha perso la visione di ciò che il calcio è diventato oggi. Quello che ha fatto Berlusconi è una cosa, quello che fa ora un’altra. Proprio come il Milan. Da genio della comunicazione ha lanciato messaggi surreali, ma alla fine la verità vince sempre“.

Sui tifosi: “Normale i fischi, si sentono presi in giro. Vorrebbero dei guerrieri e non li vedono. Perché alla tua squadra può mancare il gioco, non il gruppo e il senso di appartenenza“.

Sul possibile ritorno di Sacchi: “Io lo adoro, è il più grande rivoluzionario del calcio, però dico: Arrigo, basta. Sarebbe ingombrante e di cattivo gusto. Come consulente esterno, perfetto. Di più, un puro anacronismo“.

Sulla strana coppia Galliani-Barbara Berlusconi: “Assurdo avere due amministratori delegati“.

Sulla Champions: “Non qualificarsi ancora non è fondamentale, quelli sono gli effetti. Prima serve rifondare la struttura“.

Cosa farebbe Boban se fosse presidente? “Ristabilirei gerarchie e chiarezza istituzionale. E chiamerei Paolo Maldini“.

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