Perché col Sassuolo si sarebbe potuto osare di più in mediana…

Atalanta, Cagliari, Cesena, Genoa, Gubbio, Reggina, Sangiovannese, Sassuolo, Treviso e Vicenza. Queste sono le squadre disposte in ordine alfabetico che hanno avuto la possibilità di avere in rosa almeno uno dei tre centrocampisti del Sassuolo scesi in campo a San Siro contro il Milan. Francesco Magnanelli, Davide Biondini e Simone Missiroli hanno fatto davvero la partita della vita, lottando su ogni pallone, dando rapidità alla manovra e collegando alla perfezione i reparti d’attacco e difesa. Non sono tre campioni assoluti ma hanno dimostrato che con la voglia e la disciplina si può giocare meglio di gente molto più esperta anche in ambito internazionale come i vari Montolivo, Essien e Poli.

De Jong frangiflutti davanti alla difesa pare proprio sia insostituibile: neanche il buon Essien visto prima dell’espulsione con il Genoa è stato capace di arginare la manovra ficcante dei neroverdi. Zaza, Berardi e Sansone lo hanno fatto disperare tra le linee, e quando Missiroli partiva in progressione si è visto quanto lento sia il ghanese. Sempre in ritardo e sempre in affanno non è riuscito nel compito anche perché il sostegno datogli dalle mezzali è stato carente: Poli, bravo negli inserimenti offensivi senza palla, dimostra di avere qualche lacuna quando deve rientrare a coprire; Montolivo è fin troppo lezioso quando ci sarebbe da dare qualche scarpata in più a metà campo.

Dall’altra parte Di Francesco alza il muro in difesa e abbandona Zaza tra Alex e Zapata a fare il gioco sporco. Il Milan con la palla al piede abbiamo ormai capito che non è ancora pronto a gestire il gioco da padrone, specialmente se come perno del centrocampo c’è qualcuno con doti più da incontrista che da fantasista. Forse la mossa tattica giusta per scardinare questo Sassuolo sarebbe stata invertire i ruoli di Essien e Montolivo: il capitano avrebbe assunto al posizione che predilige da regista arretrato, con una più ampia veduta e lo spazio per allargare il gioco sulle fasce o verticalizzare verso la profondità; Essien, invece, senza indicazioni di posizione avrebbe potuto alzare il pressing contro un avversario tecnicamente meno dotato e facile da costringere all’errore.

L’unica indicazione certa che ne esce dalla gara di San Siro è che la squadra di Inzaghi è incompleta nel reparto dei centrocampisti: De Jong, Muntari e Montolivo sembrano gli unici da Milan, con gli altri sempre in rincorsa a dimostrare il proprio valore ma mai realmente all’altezza di sostituire i tre titolari. Sarebbe dunque necessario un ritocchino in questa zona del campo ora che è iniziato il calciomercato. La richiesta è semplice: un centrocampista centrale che possa fare la mezzala con buone doti atletiche, un pizzico d’esperienza, e l’energia di un mastino.

Impostazioni privacy