Tra nuovo stadio e la tournée in Oriente, Barbara prepara il viaggio commerciale. E Sogliano avanza

Presentare il progetto del nuovo stadio all’inizio di febbraio, questa la priorità di Barbara Berlusconi dopo giorni di intenso lavoro, defilata rispetto al primo piano rossonero (e la scadenza, giovedì scorso, del bando di Fondazione Fiera Milano): dalle parole del papà alla posizione di Inzaghi, fino al mercato. E non solo, perché il sogno di costruire un nuovo impianto di proprietà, secondo La Gazzetta dello Sport, è pronto a trasformarsi in realtà e rappresenta uno snodo cruciale per garantire introiti preziosi più un innegabile salto di qualità sia sul piano tecnico sia su quello dell’immagine.

La figlia del presidente rossonero sta anche programmando una grossa e succosa novità riguardo al luogo della tournée estiva della squadra già nel 2015: ovvero, in Cina e Giappone. Manca solo l’ufficialità, spiega la Rosea, ma ormai ci siamo. Una mossa decisamente significativa, sfruttando così un bacino d’utenza (molto forte il richiamo del grande Milan del passato) e una crescita del brand enormi. Barbara prenderà nota di tutto ciò la prossima settimana, quando ha in programma un viaggio proprio in Giappone per incontrare i manager di alcune aziende che potrebbero entrare nel ricco portafoglio del club di via Aldo Rossi. Uno lo scopo principale: espandere il commercio del Milan attraverso nuove strategie e collaborazioni a livello mondiale. All’orizzonte, infine, a Shangai per la precisione, si sta studiando la replica di Casa Milan (la quale fino adesso ha fruttato circa 2 milioni di euro, superando ogni aspettativa. Agli esordi l’obiettivo era guadagnarne 1.800.000 in un anno) per coinvolgere la tifoseria locale.

Coinvolta, propositiva ma ancora ben distante da Adriano Galliani. Tra i due AD esiste da sempre una convivenza difficile, ammorbidita nel tempo grazie ad una netta suddivisione delle cariche. In questo senso, da Verona, rimbalzano voci legate al concreto interessamento verso Sean Sogliano come probabile ds del futuro: un “acquisto” condiviso dai vertici societari.

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