Ma la rosa non era ampia?

C’era una volta la Coppa Italia vetrina per le cosiddette “seconde linee”. C’è oggi la Coppa Italia che vale quanto una Champions League. Almeno per il Milan di questa stagione che punta tanto sul trofeo nazionale per poter tornare a sollevare qualcosa in cielo e schiudersi la possibilità di giocarsela in estate con la vincitrice dello scudetto. Si fa presto a fare calcoli per trovare motivazioni in vista della sfida di stasera contro il Sassuolo. Resta il fatto che molti giocatori finora poco impiegati resteranno fuori anche oggi.

Dei riservisti solo Abbiati è sicuro di scendere in campo, dando così vita alla staffetta con Diego Lopez. Per il resto sembra difficile che Inzaghi possa concedere opportunità dal primo minuto per esempio a Saponara, Niang (già sperimentato a Torino per un tempo) ed Armero, per non parlare di Albertazzi e Zaccardo, finora rimasti ai confini. Fuori anche van Ginkel ma per infortunio, Pazzini in forse.

La rosa è ampia e c’è l’imbarazzo della scelta, come ribadito dall’allenatore e dalla società negli ultimi tempi. Ma anche in chiave mercato qualcuno solleva dubbi sul mancato impiego di quelli che fino a questo momento si sono visti in campo raramente. Eppure, c’è da dire che almeno un’opportunità è stata concessa quasi a tutti. Segno di quanto siano ai margini del progetto di Inzaghi o di quanto sia vitale andare avanti in Coppa Italia?

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