Dalle prestazioni alla fascite, De Sciglio sempre più nel tunnel

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Ha condotto con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

Non c’è un attimo di pace per Mattia De Sciglio. Bastavano già le brutte prestazioni inanellate in questa prima metà di campionato per far deprimere il ventiduenne rossonero, ma l’allenamento di ieri ha portato in dote un altro problema, quello fisico. Una fitta nello stesso punto del piede che lo ha costretto a saltare Udinese, Genoa, Napoli e Roma, il timore del riacutizzarsi della fascite plantare.

Preparazione di Dubai mal digerita o problema mai realmente risolto? Resta il dubbio, mentre indubbie sono le qualità e assurde le prestazioni. Il 2015 è iniziato con due bocciature nette: prima il Sassuolo, poi il Torino dove oltre ai più banali errori tecnici si è meritato l’espulsione che è costata cara al Milan. Di nuovo contro il Sassuolo, martedì in Tim Cup, nei 45 minuti giocati non ha dato grandi segni di vitalità davanti, né tanto meno di attenzione dietro. Spento e confusionario, ormai sta diventando una pericolosa abitudine. Ho finito di chiedermi dov’è, perché non lo vedo da troppo tempo, ora preferisco riflettere su qual è il vero De Sciglio: l’ultimo o il primo?

A sua discolpa, diciamo anche che non è supportato da un fisico bestiale. La spirale degli infortuni l’ha colpito già la scorsa stagione dove a malapena è riuscito a raggiungere quota 20 presenze tra Serie A, Tim Cup e Champions. Una miseria in confronto alle 33 al 2012-13, il periodo fin qui più splendente per il terzino che ha perso lucidità e fiducia. Il Milan, nonostante le belle parole, si è accorto di tutto. Il segno? Un contratto silenziosamente in scadenza nel 2016. C’è tempo, ma nemmeno troppo.

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