Lantignotti a SM: “Nel mio Milan etica e senso di appartenenza incredibili, oggi i ruoli non sono ben definiti”

Intervenuto telefonicamente al nostro programma “SpazioMilan”, in onda ogni martedì dalle 12 alle 13.30 su Top Calcio24, canale 114 del digitale terrestre, e su WingaTv, canale 63 del digitale terrestre, l’ex difensore rossonero Christian Lantignotti, per lui due anni nel Milan di Sacchi, ha parlato del probabile ritorno in rossonero dell’indimenticato allenatore: “Penso che se i ruoli sono ben definiti, una persona come Sacchi ha talmente tanta esperienza, che può far bene in qualsiasi ruolo. E’ importante, però, avere un ruolo ben preciso dove nessuno prevalica qualcun altro“.

Ciò che pare mancare più di ogni altra cosa a questo Milan pare essere il senso di appartenenza alla maglia rossonera: “Io che sono cresciuto in quell’ambiente ho un’immagine dove etica e appartenenza erano incredibili e si lottava sin da bambini per quella maglia. Negli ultimi anni sono venuti a mancare uomini e giocatori che hanno tracciato la linea Milan. Baresi, ad esempio, diede un’impronta con carisma e personalità, poi Maldini e Costacurta hanno preso quell’eredità e portato avanti un lavoro straordinario. Nei tempi recenti, penso ad Ambrosini e Gattuso, che erano abituati ad una certa linea. Quando se ne sono andati, si è smarrito senso di appartenenza“.

La conclusione è sull’intervista di capitan Montolivo: “Sinceramente io non mi sarei mai sognato di dire una cosa del genere, anche perchè in quel Milan avevo un ruolo marginale e per me era già importante esserci. Comunque il problema è sempre lo stesso: bisogna mantenere i ruoli, i giocatori devono fare i giocatori e certe interviste fanno solo male“.

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