Dalla Lazio alla Lazio, Menez ed un intero girone da falso nove

Era il 31 agosto 2014 e si giocava la prima giornata di Campionato della Serie A Tim. Il Milan esordiva in casa contro la Lazio e c’era molta curiosità per il primo impegno ufficiale della compagine di Pippo Inzaghi. La prima partita dell’anno sorprese tutti: un convincente 3-1 ai biancocelesti e l’esperimento di Jeremy Menez, falso nueve, che funziona, il francese illumina la manovra offensiva rossonera, segna (su rigore) e fa assist. Tanto convincente fu quell’esperimento che, da lì in poi, è stato il leitmotiv dell’intero girone d’andata rossonero.

Dalla Lazio alla Lazio, ora, tante cose sono cambiate. Menez ha realizzato nove gol (tanti dei quali su penalty) e, vista con i numeri, la sua prima parte di stagione è assolutamente positiva, ma ha anche fatto registrare lunghi tratti di assenza ingiustificata dalla scena. Come queste ultime tre raccapriccianti prestazioni in cui è cambiata la percezione ed il giudizio sulla prima parte di stagione rossonera. In quel caldo pomeriggio di fine agosto si pensava con entusiasmo al nuovo corso targato Inzaghi, così come con entusiasmo si percepiva l’esperimento di giocare con il francese al centro dell’attacco.

L’addio di Torres, sacrificato all’altare proprio per la nuova posizione in campo di Menez, e lo scarso impiego di Pazzini sono state le conseguenze delle prestazioni convincenti di Menez, ma in certe gare non basta, per lo più quando, contro avversarie chiuse e che fanno fare al Milan la partita, il sette rossonero non trova spazi, viene raddoppiato puntualmente e si innervosisce, diventando prevedibile e a tratti irritanti. Sabato sera torna la Lazio e, a meno di clamorose sorprese, Jeremy sarà ancora una volta impiegato in quella posizione. Pazzini in panchina scalpita e il francese dovrà dimostrare di poter tornare ad essere decisivo.

Impostazioni privacy