LAZIO-MILAN/ Tragedia Mexes-Armero, Diego Lopez e Menez limitano i danni

DIEGO LOPEZ 6.5 – Incolpevole in occasione dei gol della Lazio, nel corso della prima frazione di gioco, compie un paio di interventi tempestivi, difficili e provvidenziali. Sicuro e affidabile.

IGNAZIO ABATE 5.5 – Il numero venti rossonero parte bene, disputando un primo tempo buono in fase di copertura. Tuttavia, non propone cross degni di nota e cala nella ripresa.

ALEX 4.5 – Alterna qualche buon intervento a errori gravi. Pur facendosi valere dal punto di vista fisico, spesso è fuori posizione ed evidenzia gravi problemi di mobilità.

PHILIPPE MEXES 2 – Lento, violento, nervoso, impacciato, mal posizionato e per nulla determinato, sbaglia qualsiasi cosa sia possibile sbagliare, viene disorientato dalle punte biancocelesti, concede varchi su varchi e occasioni su occasioni. Completa l’opera con un’espulsione da manicomio.

PABLO ARMERO 4 – In fase offensiva, si propone in avanti e cerca di spingere al meglio, ma risulta impreciso e non salta quasi mai l’uomo. In fase di copertura, è inguardabile: viene a più riprese saltato con facilità e lascia sguarnita con regolarità la corsia di competenza.

ANDREA POLI 5.5 – Corre molto, provando a inserirsi a più non posso e a interdire. Peccato che, con il trascorrere dei minuti, in particolar modo nella ripresa, terminata la benzina, sparisca dalla circolazione, perda contrasti e non ripieghi a sufficienza.

Dall’83’, SULLEY MUNTARI s.v.- Entra a gara già compromessa e ha il demerito di perdere un pallone a metà campo.

RICCARDO MONTOLIVO 5.5 – Nel primo tempo, assicura qualità e quantità. Recupera palloni, difende con ordine e si destreggia bene in fase di impostazione. Macchia una buona prova con il retropassaggio che, complice anche il pessimo posizionamento di Mexes, regala il due a uno alla Lazio.

MARCO VAN GINKEL 5 – Gioca in punta di piedi, con eleganza, ma senza garantire concretezza. Non riesce a fare filtro e ad aggiudicarsi contrasti, mentre appare poco incisivo anche quando chiamato a inserirsi. Spaesato. Paga il fatto di giocare poco e di essere reduce da tre infortuni.

Dal 55′, GIAMPAOLO PAZZINI s.v.- In quasi quaranta minuti di gara, fa a sportellate con i difensori avversari, ma non viene aiutato dai compagni e non riceve palloni giocabili.

GIACOMO BONAVENTURA 6 – E’ tra i pochi a salvarsi. Corre, lotta, ripiega con regolarità, difende bene la sfera e fa il possibile per incidere in fase offensiva, specie in contropiede. Esce per un problema alla spalla. Speriamo rientri presto.

Dal 52′, ALESSIO CERCI 5 – Non riesce a superare il dirimpettaio, non crea superiorità numerica, non mette a segno giocate interessanti e non partecipa alla fase di copertura. Anemico e ancora fuori condizione. Spaesato.

JEREMY MENEZ 6.5 – Dopo quattro minuti di gara, realizza un gran gol, sfruttando un disimpegno errato di Basta e trafiggendo Marchetti senza pietà. Prova a più riprese ad accendere la luce, pur essendo a volte un po’ troppo lezioso, e a rendersi utile alla causa. Predica nel deserto.

STEPHAN EL SHAARAWY 4.5 – In apertura, si muove bene, mettendo a sprazzi in difficoltà la retroguardia biancoceleste, pur non riuscendo a colpire. Con il trascorrere dei minuti, si spegne, si muove sempre meno e non ripiega in maniera adeguata, mandando Armero allo sbaraglio.

ALL.FILIPPO INZAGHI 4.5 – A centrocampo, l’interdizione continua a mancare. Presenta una mediana priva di incontristi e non fa in modo che Armero venga protetto a dovere, permettendo alla Lazio di vincere lo scontro a centrocampo e di godere una marea di varchi tra le linee e sulle corsie laterali. Ecco allora che il Milan, non in grado di fare la partita, soffre le pene dell’inferno e viene surclassato sotto ogni punto di vista.

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