Mondonico a SM: “Inzaghi faccia di testa sua. Montolivo? Il problema è chi gli sta accanto…”

Intervenuto telefonicamente al nostro programma “SpazioMilan”, in onda ogni martedì dalle 12 alle 13.30 su Top Calcio24, canale 114 del digitale terrestre, e su WingaTv, canale 63 del digitale terrestre, l’ex tecnico di Napoli, Atalanta, Torino e Fiorentina, Emiliano Mondonico, ha parlato innanzitutto di mister Pippo Inzaghi: “Secondo me fin qui Inzaghi è stato eccellente come referente societario, ha difeso tutto e tutti come è giusto che faccia un allenatore, altrimenti non avrebbe accettato il posto. Ora sta vivendo una delle innumerevoli volte in cui un allenatore si trova nella situazione di essere solo contro tutti. Stamattina gli ho mandato un messaggio dicendogli “fai di testa tua” perchè è la cosa migliore da fare. Lui ha vissuto situazioni simili anche da giocatore, perchè quando da giocatore le cose non girano ti senti solo contro tutti e ciò può aiutarlo in questa situazione. Queste sue esperienze possono aiutarlo ed io gli auguro la migliore fortuna“.

Il Milan fa grande difficoltà in avanti e questo è strano per uno che da giocatore è stato il re degli attaccanti: “Pippo è sempre stato un centravanti, come si fa a pensare che lui non sia in grado di mettere in campo un centravanti? Posso capire se sbaglia a mettere in campo la difesa o il centrocampo, però pensare che sbagli la scelta del centravanti è assurda. Il perchè Torres e Pazzini non hanno avuto spazio, sarà dovuto a buoni motivi, non credo che Inzaghi possa essere così masochista“.

La conclusione è su Montolivo, che era capitano della Primavera atalantina quando Mondonico allenava la Prima Squadra orobica: “In Primavera giocava in una squadra che per otto anni ha giocato assieme, quindi i movimenti del settore giovanile erano ben noti e lui poteva benissimo fare sia il regista che la mezzala. Montolivo è un giocatore che si piace, è sempre stato uno a cui piaceva essere al centro del gioco, in questo momento sta cercando di tirare fuori un carattere più combattivo. La posizione in campo di un giocatore dipende anche da chi è vicino a te, se hai accanto giocatori tecnicamente forti, puoi giocare palla a terra, se hai vicino degli incontristi, non sarai in grado di duettare. Lui per carattestiche può fare tutti e due i ruoli, diupende da chi ha accanto. Io ad esempio tatticamente farei come Zaccheroni, con tre centrali, due esterni che spingono, un centrocampo di qualità con in avanti una prima punta e Menez al suo fianco“.

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