MILAN-SASSUOLO/ El Shaarawy e Menez fantasmi, Poli lotta ma non basta

Diego Lopez 6 – Incolpevole sui due gol del Sassuolo, sul primo gli si chiede un miracolo che non compie. Poi partita da spettatore.

Rami 6 – Adattato al ruolo di terzino destro, nel primo tempo spinge e si conferma in un ottimo stato di forma, anche se Sansone lo mette spesso in difficoltà. Ripresa senza segni particolari. Dal 26′ st Abate sv.

Alex 6 – Costretto a fare a sportellate con Zaza, ogni palla alta è roba sua. Partita senza grandi spunti, anche se sul primo gol del Sassuolo poteva stare più attento.

Zapata 5,5 – Chiamato spesso al raddoppio su Berardi, il colombiano si fa trovare pronto in più circostanza almeno per bloccare le ripartenze del giovane attaccante di Di Francesco. Ma impostare da dietro non è il suo mestiere e si vede.

De Sciglio 5 – Berardi è un brutto cliente e il terzino rossonero va spesso in difficoltà, soprattutto quando puntato in velocità. Proposito in fase offensiva, ma da uno come lui ci si aspetta di più.

Poli 6 – A centrocampo corre e lotta anche per i compagni di reparto. Non molla un pallone, anche se i limiti tecnici rimangono evidenti. Grande determinazione in occasione del gol.

Essien 4,5 – Prendete un extraterrestre e mettetelo al posto del ghanese nel centrocampo a tre di Inzaghi: il risultato non cambia, con Essien mai in partita e completamente svogliato in campo. Nel primo tempo regala due assist al Sassuolo che fortunatamente non ne approfitta. Dal 19′ st Cerci 6 – Inzaghi lo butta dentro prima del gol del raddoppio del Sassuolo ed è chiamato a fare il salvatore della patria. Prova lo spunto in più occasioni, ma serve tempo per vedere il miglior Cerci.

Montolivo 5 – Dovrebbe dettare tempi e geometrie in mezzo al campo, invece spesso è fuori posizione o ancora fuori forma. La strada verso il recupero al 100% è lunga.

Bonaventura 5,5 – Meno dinamico rispetto al solito, oggi l’ex Alatanta lascia in inserimento a casa e non sembra lui. Nel finale ci prova in tutti le maniere a trovare il gol del pari, ma la precisione dalla distanza non è il suo forte.

Menez 5 – Svogliato, spento, senza determinazione. Ti accorgi che è in campo solo a metà ripresa quando si becca un giallo per proteste che poteva evitarsi, per il resto è un fantasma. Non il Menez che avevamo conosciuto, ma forse ci aveva abituato troppo bene.

El Shaarawy 5 – Dopo l’exploit contro il Real ci aspettavamo un altro Faraone, invece è la solita mummia. Dialoga spesso con Menez, ma non gli viene una delle sue accelerazioni. Sostituito tra i fischi di San Siro. Dal 23′ st Pazzini sv.

Inzaghi 5 – La squadra parte forte e dopo il gol del vantaggio ti aspetti che la partita sia chiusa lì. Invece il suo Milan dura 20′ e poi si spegne, come una fiamma in assenza di aria. Tardivi i tre cambi per provare a dare una scossa alla squadra, questa sconfitta è anche e soprattutto la sua. Il Milan vinceva dopo la sosta da cinque anni consecutivi, Inzaghi ci rifletta.

In corsivo il migliore.

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