Rosetti: “Sì alla Goal Technology, no al sorteggio”

È presto per dire se è iniziata una nuova era comunicativa per il mondo arbitrale ma, con le dichiarazioni di Rosetti al “Processo del Lunedì”, siamo alla seconda apparizione stagionale dopo quella di Rocchi post Juventus-Roma. Il piatto forte della serata sono le questioni arbitrali di attualità, dall’uso della tecnologia al ritorno alla designazione sorteggiata.

Sono favorevole all’introduzione della Goal Technology” –ha spiegato l’arbitro dell’ultima finale mondiale- “Anche perché è già stata sperimentata con successo in Brasile. Ciò non toglie nulla al lavoro degli addizionali, che hanno garantito una visione del gioco maggiore, su più lati del campo, migliorando la qualità degli arbitraggi”.

Riguardo un eventuale ritorno alla designazione a sorteggio, invece: “Non tocca a me dare delle valutazioni. Quello che posso dire è che, se fossi un giocatore di una squadra di calcio, non vorrei che scomparisse la figura dell’allenatore e che finissi in giro per il campo senza sapere cosa fare”. Differenze tra arbitrare in Italia e all’estero? “Difficile da spiegare. Credo sia una questione culturale”.

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