Bandinelli (La Stampa) a SM: “Bisogna vincere le prossime gare. Inzaghi? Fino a giugno tutto può succedere”

Intervenuta telefonicamente al nostro programma “SpazioMilan”, in onda ogni martedì dalle 12 alle 13.30 su Top Calcio24, canale 114 del digitale terrestre, e su WingaTv, canale 63 del digitale terrestre, Laura Bandinelli, collega de La Stampa, ha parlato delle prossime gare: “E’ fondamentale vincere le prossime due gare a San Siro, nelle quali si decide la stagione, soprattutto in negativo se dovessero arrivare delle sconfitte contro due avversari alla portata dei rossoneri, quali sono Empoli e Cesena. Serve dare un segnale immediato, la voglia nei giocatori, pur con tutti i limiti tecnici, non è mai mancata, e non hanno mai voltato le spalle all’allenatore. Ora serve capire se gli ultimi risultati negativi hanno potuto compromettere il rapporto tra Inzaghi e la squadra: se così non è il Milan non avrà problemi a vincere le prossime partite, altrimenti i risultati saranno di conseguenza negativi“.

Laura Bandinelli, poi, si è espressa sulla situazione panchina, con Inzaghi che pare non completamente saldo: “Il Milan sicuramente pensa già a quello che succederà in estate, ma io non darei nulla di scontato fino a giugno. Il calcio è bello perchè vario: oggi c’è una situazione che appare disastrosa e Inzaghi pare già destinato a lasciare i rossoneri a giugno, ma non si sa cosa può succedere nei prossimi mesi, soprattutto conoscendo la società rossonera. Poi, magari a maggio protrebbero uscire delle candidature papabili che oggi non sono immaginabili, basta pensare a quello che è successo con Conte in estate. Il Milan lo voleva, ma era blindatissimo dalla Juve, poi invece è andato ad allenare la Nazionale. Io credo che il Milan non abbia voglia di cambiare ancora allenatore, sarebbe sinonimo del fallimento progetto, ma se dovesse andare via Inzaghi spero che non prendano un nuovo debuttante, ma si affidino ad un tecnico più esperto“.

La conclusione è sul modulo che Inzaghi potrebbe utilizzare contro l’Empoli “Credo che Destro rientrerà dal primo minuto, quindi non mi stupirei che anche il modulo, che sembrava l’unica certezza della stagione rossonera, possa assumere sembianze diverse. Infatti vedo difficile confermare il 4-3-3 con Menez e Destro contemporaneamente in campo. Credo che il francese debba rassegnarsi a giocare non da prima punta“.

 

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