Si apre il caso Cerci. Lui è furioso, si sente abbandonato da Inzaghi

Il Milan sembrava la dimora perfetta, ma il clima si sta già facendo difficile. No, Alessio Cerci non si immaginava questo presente rossonero quando quasi due mesi fa è tornato in Serie A con il sorriso di chi aveva vinto alla lotteria. A dire il vero di numeri da giocare ne ha parecchi: quello di maglia, pesante perché da sempre (e per sempre) di Kakà, e quelli nei piedi, merce rara nella nostra Serie A. Ma sulla ruota di Milanello il 22 sembra non girare.

Un caso da risolvere, non un patto disatteso secondo l’approfondimento odierno de La Gazzetta dello Sport: l’attaccante si sente tradito ma l’allenatore, nonostante mille promesse, deve essere libero di scegliere i giocatori più funzionali ai suoi schemi. Nelle due gare di San Siro appena archiviate Cerci è sceso in campo solo per 22 (destino beffardo) miseri minuti, 13′ con l’Empoli e 9′ col Cesena. Di questo passo c’è il pericolo di rivivere la brutta avventura di Madrid. All’inizio la questione era solo fisica perché all’Atletico ha fatto pochissimo e quando è arrivato a Milano non aveva più di mezz’ora nelle gambe, poi probabilmente Pippo si aspettava di più in termini prestazionali: l’ex Torino invece si è acceso a sprazzi, senza dare l’idea di ingranare davvero. Infine, soprattutto, il nuovo modulo 4-3-1-2 ha “spazzato via” gli esterni offensivi, come lui.  Il ruolo di riserva di Menez non gli va giù, ma questo è: dopo la vittoria di domenica scorsa c’è stato un confronto con il tecnico, “lavoro per fare il bene della squadra” la risposta. Resta da capire come mai possa essere finito in panchina quando per giorni sembrava sicuro del posto e perché abbia dovuto subire anche la passerella dello stesso francese nel finale di gara con il Cesena.

Umore al minimo, sostiene sempre la Rosea, amarezza mista a grande rabbia. Cerci, racconta chi gli sta vicino, si sente sedotto e abbandonato proprio perché è stato corteggiato tanto (anche troppo) da Inzaghi. E non ci sta alle esclusioni per motivi di preparazione e resistenza, sta bene ed è pronto all’uso. Problemi di abbondanza, ma pur sempre problemi.

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