Il vero Cerci solo a sprazzi: ora servono continuità e gol per premiare la fiducia di Inzaghi

Nell’analizzare il drammatico inizio di questo 2015 rossonero è inevitabile tracciare un bilancio anche su alcuni nuovi acquisti, quelli arrivati a inizio gennaio. In particolare su Alessio Cerci, arrivato come regalo di Natale soffiato all’Inter,. L’ex Torino è stato un espresso desiderio di Inzaghi e dopo le prime gare di rodaggio ora sembra entrato in pianta stabile nell’undici titolare.

A Madrid aveva giocato pochissimo ed era naturale ci volesse un po’ prima che si ambientasse. Adesso è passato più di un mese dal suo arrivo, ma il vero Cerci, quello devastante del Torino non lo si è ancora visto, o comunque lo si è ammirato solo a sprazzi. La migliore gara è stata fatta contro il Parma dove il 22 è riuscito a saltare l’uomo con continuità e a spezzare la partita. Contro la Juventus non è riuscito a replicarsi, ha giocato una gara attenta e aggressiva ma non ha acceso la luce, se si eccettua il corner per il gol di Antonelli. Rimane l’attenuante della condizione fisica non ancora al top e di una mancanza a di uomini di qualità a centrocampo che possano lanciarlo nello spazio. Il Milan comunque lo aspetta e attende i suoi gol. Cerci potrà diventare devastante se messo nelle condizioni giuste e chissà che non riesca a sbloccarsi già domenica a San Siro davanti ai suoi tifosi che si sono entusiasmati al suo arrivo.

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