Milan preso in giro dall’Empoli, i numeri per scoprire i problemi

Tifosi divisi, ormai, dopo l’ultima prestazione scialba di questo nostro Milan. Chi sta con Pippo, chi lo vorrebbe lontano dalla panchina rossonera anche subito. Chi sta con Galliani, e chi lo accusa di scarsa progettazione. Chi continua a tifare la squadra, e chi la fischia senza ritegno perché in campo siamo più scarsi dell’Empoli. A San Siro va in scena una lezione di calcio che se fosse arrivata dal Barcellona nessuno si sarebbe stupito, ma questo Empoli mette sotto il Milan e il pareggio gli va anche stretto.

A sottolineare quanto i toscani di Maurizio Sarri abbiano giocato meglio sono le statistiche della gara. Partiamo dal possesso palla, unico dato probabilmente storpiato dalla duplice inferiorità numerica: 46% Milan, 54% Empoli. Tuttavia potremmo quasi essere certi che anche prima del minuto 84 i rossoneri fossero sotto in questo dato. Per una supremazia territoriale che vede gli azzurri doppiare il diavolo con 14′:01″ a confronto coi 7′:43″. Poi, le palle giocate: 523 Milan, 687 Empoli. Circa centocinquanta palloni giocati in più, cosa da non credere. E se il pallone l’hanno praticamente avuto sempre loro, è naturale che anche i tiri andranno a loro favore, anche qui doppiati: sono 7 i tiri del Milan (di cui solo 2 nello specchio), contro i 15 dell’Empoli (di cui 7 nello specchio).

Un Empoli molto più frizzante, preparato e pericoloso. Un Milan scialbo, sempre di rincorsa ma per fortuna cinico cosa che prima capitava poco. Da questo bisogna ripartire. La voglia di metterla dentro non manca, ma manca quell’unità e quel gioco che l’Empoli ha dimostrato facendo un possesso palla spesso a un tocco che potrebbe avere come maestro Pep Guardiola. Noi immobili a guardare, come ormai troppo spesso abbiamo visto. E il gol di Maccarone ne è l’esempio: Paletta fino a quel momento decisamente sufficiente si lascia sorprendere alle spalle come il più ingenuo degli esordienti.

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