GaSport: i pro ed i contro della permanenza di Inzaghi in rossonero

Cinque motivi per restare, cinque motivi per andare: La Gazzetta dello Sport in edicola stamane prova a fare il punto sul futuro di un sempre più traballante Filippo Inzaghi. I risultati stanno deludendo tifosi e società e secondo molti, una mancata vittoria domenica contro il Cesena in casa significherebbe la fine dell’avventura di SuperPippo sulla panchina rossonera. La Rosea presenta cinque motivi per cui il tecnico piacentino dovrebbe essere confermato almeno fino a fine stagione e cinque per cui andrebbe esonerato in tempi recenti.

I PRO – Innanzitutto c’è l’aspetto economico, che di questi tempi è importantissimo dalle parti di Via Aldo Rossi: il club rossonero ha già Clarence Seedorf a (onerosa) bustaa paga. In secundis il traghettatore Mauro Tassotti non è certo riesca ad invertire la rotta. Terzo: c’è l’attenuante infortuni. L’infermeria di Milanello è sempre piena e col recupero di alcuni giocatori importanti, la situazione potrebbe cambiare. Quarto: il mercato ha stravolto la squadra, e non è facile per SuperPippo amalgamare i nuovi con quelli che già c’erano. Ultimo, il rapporto coi giocatori, che Inzaghi ha sempre difeso e dai quali attende una reazione d’orgoglio.

I CONTRO – Il Milan non ha un gioco: è questo l’aspetto più preoccupante della gestione Inzaghi, che cambia moduli ed interpreti ma non è riuscito ancora a dare la sua impronta. Secondo: il tecnico ha fallito nella valorizzazione di alcuni giocatori, Torres e Niang su tutti, panchinari al Milan, ed ora protagonisti con le maglie di Atletico Madrid e Genoa. Terzo: l’alta tensione. No, non è il soprannome da giocatore di Pippo, ma la mancanza di tranquillità nello spogliatoio. Il risultato? Otto espulsioni, nessuno come il Milan, e la fragilità psicologica dei giovani come De Sciglio ed El Shaarawy. Quarto: mancanza di polso. Inzaghi fatica a prendere decisioni, magari anche impopolari, e si fa condizionare troppo dai suoi collaboratori (ricordate il cambio Poli/Muntari contro la Juve?). Ultimo, ma non per importanza, il futuro è nero, serve un allenatore di esperienza per riportare il Milan ai vertici in Italia ed in Europa.

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