Baselli e Valdifiori, il Milan li osserva e si muove: lo scenario

Mancano ancora quattordici giornate alla fine del campionato, ma il Milan sta già pensando al centrocampo del futuro. Il nome più caldo che viene accostato ai colori rossoneri, e non solo negli ultimi giorni, è quello di Daniele Baselli: vicinissimo al trasferimento last minute nel mercato di riparazione, il gioiellino dell’Atalanta con ogni probabilità arriverà a Milanello in estate. La storia è ormai nota a tutti: tra Galliani, che sta cercando di chiudere la pratica in anticipo, e la società bergamasca c’è più che un accordo morale e lo stesso Marino, direttore generale dei nerazzurri, ha confermato che quello milanista sarà il primo club con cui parlerà a giugno per trattare il centrocampista. Insomma, sembra cosa fatta.

Un’altra idea interessante si chiama Valdifiori: il playmaker dell’Empoli, dopo anni di gavetta nelle serie minori, ha trovato la sua consacrazione nella sua prima stagione in Serie A e piace a tutte le grandi: ma l’AD rossonero, che ci ha abituati a colpi da professionista, sembra essere già in vantaggio su tutti ed è disposto a giocarsi le carte Saponara e Verdi per convincere la società toscana a farlo partire. Il mediano, dal canto suo, ha già espresso la propria opinione, definendo “un sogno” l’ipotesi milanista. Ma faranno al caso del Milan? Il regista atalantino, ormai tassello fondamentale della Nazionale Under 21, è da tempo considerato un talento indiscusso e, nonostante nell’ultima stagione abbia faticato, anche a causa di un fastidioso infortunio, a mettere in evidenza tutte le sue qualità, può certamente garantire fosforo e geometrie in mezzo al campo.

Più incerto il discorso legato a Valdifiori: l’attuale campionato dell’empolese è da incorniciare, ma i ventinove anni sulle spalle, o meglio, nelle gambe rischiano di essere un grosso limite e la stessa esplosione tardiva nella massima serie può rappresentare un lungimirante indizio: che sia un fuoco di paglia? Ma il tentativo è da fare, soprattutto se si dispone di valide contropartite da inserire nella trattativa. Per due che (forse) arrivano, c’è uno che parte. Parliamo di Nigel De Jong: con il Milan non si è ancora raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto, in scadenza a giugno, e la sensazione è proprio quella di un triste ma consensuale addio.

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