Inzaghi: “Siamo contenti ma serve continuità. Bonaventura? Tutti vorrebbero un giocatore così”. Le sue parole a Sky e Premium

Il Milan torna a vincere a San Siro. Queste le dichiarazioni a caldo di Filippo Inzaghi, pochi minuti dopo il fischio finale della gara con il Cesena:

SKY

“Oggi siamo contenti, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo andare avanti, dare continuità, io ci tenevo a vincere una partita giocando anche un buon calcio, per dare di nuovo fiducia ai ragazzi. Ora però dobbiamo vincere 2-3 partite di fila e penso che con questa voglia e con il recupero degli infortunati si possa fare. Bonaventura? Lo abbiamo sempre avuto, è un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero, ovunque lo metti il suo rendimento migliora sempre. Abbiamo giocato con questo sistema per avere più equilibrio e possesso palla. Penso che Jack possa fare il trequartista per la sua intelligenza calcistica, ha creato il gol poi annullato a Poli, ha fatto un gran lavoro in fase di non possesso. Gli facciamo i complimenti come a tutto il Milan. Fino al 1 gennaio avevamo sempre giocato con 3 centrocampisti, poi abbiamo perso De Jong e Montolivo e abbiamo dovuto inventarci qualcos’altro. Con il rientro di Montolivo ho cercato di riproporre un centrocampo che aveva fatto bene nelle partite migliori, come con il Napoli e la Roma. Cerci può benissimo fare la seconda punta, Honda può fare il trequartista. Ho l’imbarazzo della scelta, avere cambi in panchina così importanti è bello. Destro? Si allena molto bene, devo solo capire i nostri meccanismi. Oggi si è dato da fare, ha fatto una buona partita, potevo anche lasciarlo ma ho dei cambi che devo sfruttare durante la gara. Lasciamolo sereno, lasciamolo lavorare con lo spirito con cui lo vedo tutti i giorni. Pazzini? Non penso di dovergli dare spiegazioni ogni volta, io con lui sono sempre stato chiaro. Ha sempre saputo che c’è concorrenza, ma lui sa che ha la mia stima e sa che quando posso lo chiamo in causa. Lui è uno che ama il gol e oggi è stato molto bravo, il nostro rapporto è di stima reciproca. Berlusconi? So della sua stima, il primo a star male quando le cose non vanno bene sono io. Cerco sempre di mettere in campo la mia esperienza calcistica. La stoccata del presidente? Penso non ci sia stata, lui mi sta molto vicino, mi chiama sempre. La sua intelligenza sta nel capire che il nostro era un momento difficile e mi è stato vicino, questo è stato un bel conforto per me”.

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Abbiamo fatto una buona gara, tornando a giocare come qualche tempo fa. Servirà vincere un po’ di partite di fila per tornare ad avere morale. Per i giocatori è importanti. Perché è subentrata la paura? E’ normale, c’erano tanti giocatori che non giocavano da tanto e non riuscivamo a raddoppiare. Il presidente lo sento sempre. Abbiamo sempre giocato con 3 centrocampisti e 3 punti, poi ho provato a giocare con 2 mediani e questa settimana ho pensato di giocare a 3 per avere un po’ più di certezze. Menez? Ha fatto una buona gara. E’ indispensabile? No, lo è solo il presidente. Nessuno è indispensabile. Ho l’imbarazzo della scelta, gioca chi sta meglio. Venivamo da un momento difficile, abbiamo perso un po’ la nostra identità. Mi è stato rinfacciato che parlo sempre di infortunati, ma quando avevamo tutta la rosa eravamo terzi. Se avessi voluto rimanere a Formentera, sarei rimasto abbronzato e tranquillo. Questo è un mestiere bello e provante, io soffro il doppio perché sono stato anche un giocatore importante per questa squadra. Speriamo di migliorare partendo da oggi. Destro troppo solo? Oggi era un sistema nuovo, migliorerà tutta la squadra e imparerà a servirlo in profondità. Io non mi lamentavo mai, giocavo e basta. Bonera ha fatto un ottima partita, si adatta a giocare terzino ma con le sue caratteristiche: senza Abate e De Sciglio si fa quel che si può. Nel secondo tempo siamo calati perché avevamo giocatori che rientravano da infortuni lunghi come Montolivo e De Jong. Non è un aspetto fisico, ma più mentale. E’ subentrata qualche paura. Difesa confermata? E’ stato buono l’approccio di tutti, i difensori sono stati aiutati da tutti”.

 

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