Adesso siamo incazzati noi

Con tutti i problemi che ha portato con sé questa tormentata e maledetta stagione vogliamo concentrare la nostra attenzione su uno di comunicazione. O meglio su un problema di non applicazione sul campo delle parole di Inzaghi.

Prima della partita contro l’Empoli infatti il mister rossonero in conferenza aveva dichiarato che la squadra era molto ‘incazzata’ per la classifica e che questa arrabbiatura si sarebbe vista nei 90 minuti. Tutto giusto, ci mancherebbe altro che i giocatori non lo fossero visti i risultati pessimi finora raggiunti. Il problema è che nel lunch-mtach di ieri tutto si è visto tranne una squadra ferita e vogliosa di reagire alla situazione. Dell’incazzatura tanto decantata neanche l’ombra, anzi il Milan, in casa, contro l’Empoli, ci ha messo venti minuti per entrare in area di rigore, neanche per tirare in porta, solo per entrare in area. Un dato inconcepibile, assurdo e inaccettabile per qualsiasi squadra, figurarsi per un club come il Milan, davanti ai suoi tifosi, in una situazione di questo tipo. Neanche il più pessimista dei sostenitori lo avrebbe potuto immaginare.

Ormai le dichiarazioni pre e post partita si assomigliano tutte, un copia incolla preoccupate da parte di Inzaghi che aggrava ancora di più il suo operato. Se prima delle gare ci sono tutti i buoni propositi, c’è la certezza che i ragazzi daranno tutto, poi dopo i 90 minuti queste certezze vengono cancellate, ci sono infiniti rimpianti per i gol presi e l’accettazione, mista a rassegnazione, per i fischi e le contestazioni dei tifosi. E la giostra ricomincia il week end successivo in maniera ormai fredda e costante.

Niente ormai è più giustificabile, gli alibi hanno raggiunto il livello zero e parlare di sfortuna è diventato stucchevole e irreale. Crediamo alle parole del mister, non possiamo fare altro ma è ancora più palese che la pazienza è finita e che adesso ad essere davvero incazzati, e giustamente, sono i tifosi.

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