Juve-Milan a basso volume

Non ci sono più gli Juventus-Milan di una volta, quelli in cui Filippo Inzaghi segnava a prescindere dalla maglia che indossava. Adesso Pippo vivrà la prima allo “Stadium” da allenatore e affronterà Allegri: un collega sì, amico e punto di riferimento meno. Domani i rossoneri, nell’anticipo della 22esima di Serie A, sembrano minuscoli di fronte ad un avversario nettamente superiore. Dalle 20.45, la prima “vittoria” sarà limitare i danni.

VITTORIA (IM)POSSIBILE – I numeri non sorridono al Milan, zero i successi nel nuovo stadio bianconero: 3-2 nel 2013-2014, 1-0 nel ’12-’13 e 2-0 nel ’10/’11. E In stagione il bottino pieno esterno manca dallo scorso ottobre. Leggermente meglio i risultati ottenuti a Torino nel girone di ritorno: da più di dieci a questa parte, sette su quindici i punti conquistati. All’andata a San Siro finì 1 a 0 con il gol di Tevez, cinque mesi dopo la differenza di classifica è diventata siderale: i padroni di casa marciano verso il quarto scudetto di fila, il Diavolo lotta per l’Europa League.

DA MATRI A PAZZINIPirlo non può più essere un rimpianto attuale, rimanendo comunque elemento chiave della Juve: sarà lui a dettare la regia e bilanciare le sorti della gara. In attacco, poi, curioso incrocio da segnalare: Matri, l’ex di turno tornato alla Vecchia Signora ma ancora di proprietà del club di via Aldo Rossi, e Pazzini, inseguito da Marotta e Paratici quasi fino alla fine del mercato di gennaio.

FORMAZIONE – L’assenza per squalifica di Destro lascia nuovamente spazio al 4-3-3. Emergenza in difesa, con Antonelli e Paletta verso l’esordio, centrocampo ancora senza De Jong-Montolivo e in fase offensiva recupera Bonaventura. Questa la probabile formazione del Milan: Diego Lopez; Rami, Alex, Paletta, Antonelli; Essien, Muntari, Poli; Bonaventura, Cerci, Menez.

Daniele Mariani per Mi-Tomorrow

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