Marsiglia, il curioso metodo di Bielsa: gioca chi ha la pagella migliore

Esistono anche allenatori che stilano le pagelle dei calciatori, proprio come giornalisti. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, uno dei criteri che condizionano le scelte dei titolari sono i voti che Bielsa e il suo staff attribuiscono ai vari elementi della squadra a fine gara.

A rivelarlo è lo stesso tecnico ex Bilbao, che ha spiegato così il mancato impiego di Doria, difensore centrale brasiliano arrivato a gennaio. “Di Doria ho sempre sottolineato il comportamento professionale e la correttezza della persona. E con lui ho parlato spesso del suo possibile utilizzo”. Ma il brasiliano non ha giocato neppure un minuto in Ligue 1. Colpa delle pagelle dei suoi colleghi di reparto: “Siamo in dieci ad analizzare le partite, per evitare errori. E a ogni giocatore viene attribuito un voto. I tre centrali Nkoulou, Morel e Fanni sono quelli che hanno ottenuto sempre i voti più alti, cioè sette in media. Poi ho fatto giocare il giovane Aloé perché lo ritenevo utile in funzione della necessità della squadra e guarda caso anche lui ha ottenuto due sette. Quindi, far giocare Doria avrebbe significato manipolare le apparenze solo per evitare polemiche. Magari Doria è il migliore di tutti, ma se mi sono sbagliato l’ho fatto in buona fede”.

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