Inzaghi, benedetto il mercato di gennaio. E adesso il Milan può (ri)scalare la classifica perché…

Dove può arrivare il Milan di Inzaghi? Difficile rispondere, ancora di più essere attendibili. Prima si parlava di terzo posto, adesso di Europa League. Squadra e società rossonera in questo senso non aiutano a comprendere valori e obiettivi, quindi meglio fare i provinciali fino in fondo e rimettersi al “pensiamo gara dopo gara”. Evviva.

Quindi all’Empoli, poi anche a Cesena, Chievo e Verona. Tre gare su quattro a San Siro in meno di un mese, da vincere senza se e senza ma. E per farlo Pippo può rasserenarsi grazie ai benefici sul campo del mercato di gennaio dal 2010 a questa parte: da Van Bommel a Cassano, fino a Rami, Honda e Taarabt. In mezzo, ovviamente, lo squarcio di Mario Balotelli. In questi anni e grazie ai nuovi il Milan è sempre riuscito a migliorare la propria classifica dopo il girone di andata. Addirittura tra il 2012-2013 e il 2013-2014, analizza il Corriere dello Sport, complessivamente sono stati conquistati 25 punti in più (prima 12 e poi 13) rispetto ai mesi precedenti e scalate sette posizioni in classifica. Allegri e Seedorf insegnano: se la statistica si confermerà, il Milan di Inzaghi avrà buonissime chance di qualificarsi in Europa League senza affanno.

Adesso toccherà a Destro e Cerci provare a trascinare il povero Diavolo. La spending review prosegue e certifica: le operazioni invernali incidono maggiormente rispetto a quelle in estate. Speranze e conferme: la rimonta sembra lontana ma possibile.

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