Popi Bonnici (ex regista Mediaset) a SM: “I registi fanno solo il loro dovere di cronisti. Si segua il modello tedesco”

Intervenuto telefonicamente al nostro programma “SpazioMilan”, in onda ogni martedì dalle 12 alle 13.30 su Top Calcio24, canale 114 del digitale terrestre, e su WingaTv, canale 63 del digitale terrestre, l’ex regista Mediaset Popi Bonnici, è tornato sulla questione-fuorigioco di Tevez e sulle conseguenti polemiche tra Milan e Juventus: “Credo che la prima uscita di Galliani sia stata abbastanza strana. Non è da lui pensare alle linee, alla prospettiva. Altro è parlare dei temi legati alla produzione e alla regia, che rientrano nelle questioni politiche della Lega. Comunque credo che se questi episodi fossero successi al Milan, queste polemiche non sarebbero uscite“.

Un esempio che molti ritengono si debba seguire è quello tedesco, e Bonnici spiega come funziona nel paese teutonico: “La Bundesliga ha creato una sua struttura all’interno della Federazione che si occupa solo di digital media e televisione, che vende in tutta Europa e nel Mondo in maniera autonoma. Insomma tutto viene fatto in casa dalla Lega tedesca. In Italia, invece, c’è Infront, che fa l’adivisor, cioè aiuta la lega nella vendita dei diritti. La cosa anomala è che Infront si occupa anche di tante altre cose, come ad esempio la pubblicità di molte squadre“.

Bonnici difende la categoria dei registi, criticati dopo le questioni Sky-Mediaset: “I registi sono dei professionisti, hanno capacità importanti per fare questo mestiere. La produzione, invece, può essere fatta da chiunque, la legge lo permette anche alle società. Quello che io mi chiedo è come si possa pensare che un regista può cambiare il prodotto della partita, come magari fa arbitro dando un rigore. Il regista è un cronista e fa solo il suo dovere da cronista“.

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