Le idee sono molto chiare e fanno sempre più rima con Conte

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Ciò che scriviamo ormai da settimane pian piano sta prendendo forma agli occhi di tutti. Il Milan ha deciso di affidare ad Antonio Conte la propria ricostruzione. Berlusconi e Galliani sono convinti che questa rosa così com’è, senza spese folli, possa rendere molto più di quello che dice la classifica attuale. La chiave, secondo gli altissimi dirigenti rossoneri, è avere un “fuoriclasse” della panchina. Per questo motivo ci si affida a Conte, giudicato il top a livello nazionale. Forse avrà limiti oltre confine, ma purtroppo questo non è un problema del Milan per il prossimo anno. Non esistono molte alternative perché i fondi per rifare una squadra di fuoriclasse non ci sono, o meglio non vengono messi a disposizione dall’azionista Fininvest, rappresentato da Marina Berlusconi e Pasquale Cannatelli, già parecchio irritati per l’esercizio di bilancio che sarà approvato nel prossimo mese. I motivi dell’irritazione li leggeremo insieme nel prossimo bilancio e nelle voci che hanno portato a un pesante passivo. L’obiettivo del Milan “che conta” (o meglio che tiene i conti) è quello di annunciare proprio durante il prossimo Cda l’ingresso del famoso “azionista di minoranza” con provenienza asiatica e soldi non solo asiatici.

Il progetto Conte si sposa benissimo con i nuovi scenari economici e societari. Anche se per far rescindere al ct il contratto con la Federazione il Milan dovrà sobbarcarsi un ingaggio piuttosto oneroso. Galliani però conta di risparmiare parecchio dai 7 contratti in scadenza che non verranno rinnovati. L’aiuto di Conte, specialista in sfoltimento delle rose, con le buone o con le meno buone, sarà fondamentale anche per snellire il parco giocatori. Dovranno essere pochi e tutti funzionali al progetto, nessuno escluso. Quindi come ripeto da tempo, non aspettiamoci un mercato numeroso e dispendioso, ma aspettiamoci tante tante partenze.

In mezzo a tante fantasiose ipotesi uscite negli ultimi 15 giorni ho letto i nomi di 13 e dico 13 allenatori papabili per il futuro rossonero. Le idee dei dirigenti rossoneri non sono così confuse, anche se qualcuno sembra pagato per farlo credere. Le idee, anzi l’idea è molto chiara. E si chiama Antonio Conte. Dicevo, in mezzo a tante fantasie ho raccolto l’ottima indiscrezione pubblicata ieri da Sport Mediaset, che forse qualcosa ne sa. Si parlava di una richiesta fatta da Conte alla Federcalcio per accettare un incarico part time, contemporaneo alla sua avventura azzurra. Una richiesta datata febbraio. Facile immaginare di chi fosse questa proposta. E, adesso è anche molto facile capire perché il Milan non abbia esonerato Inzaghi. Sarebbe stato inutile affidare la squadra a un altro allenatore che poi a giugno sarebbe a sua volta stato sostituito da Conte. Il Milan ha provato ad affidare subito a Conte la panchina, ma la Federazione ha detto no. Rifiuto che ci sta. Cosiccome ci sta che Conte abbia consigliato al Milan di tenere Inzaghi fino a fine stagione. Cosiccome ci sta che Conte lasci la nazionale dopo solo un anno di mandato. Forse, per tutti gli italiani, è meglio andare agli Europei con un ct che non è boicottato e osteggiato dai club. O da un club.

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