Cagliari: fase offensiva pericolosa, ma la difesa trema

Sabato sera di fuoco per il Milan che, alle 20.45, ospita il Cagliari di Zdenek Zeman. Gli isolani, che da due settimane hanno esonerato Gianfranco Zola e hanno deciso di richiamare il tecnico boemo, sono una squadra in netta difficoltà: con ventuno punti raccolti, in ventisette partite, si trovano al terzultimo posto della classifica. Terzultimo posto della classifica che, se fosse confermato fino al termine della stagione in corso, significherebbe retrocessione. Insomma, dal momento che la quartultima posizione dista ben quattro punti, i rossoblù sono chiamati a risalire la china il prima possibile. In caso contrario, il ritorno in cadetteria si avvicinerebbe.

Punto di forza: la fase offensiva.
Attaccare, attaccare, attaccare. E’ questo il dogma di Zdenek Zeman, che è solito schierare le sue squadre con un 4-3-3 del tutto arrembante e scriteriato. Il Cagliari verrà allora a San Siro per fare la partita e affrontarci a viso aperto, con i difensori esterni che avranno il compito di spingere a più non posso e di sovrapporsi con puntualità e continuità, anche a costo di trascurare la fase di copertura, e con gli interni di centrocampo che si inseriranno con regolarità e che cercheranno di fare girare palla con rapidità. Inoltre, alle tre punte, non saranno assegnati compiti difensivi. Il tutto per cercare di riversarsi nella nostra metà campo per l’intero arco di gara, attaccarci e colpirci.

Punto debole: la fase difensiva.
Siamo alle solite. Il Cagliari, come tutte le compagini allenate da Zeman, è tra le difese più battute della Serie A (nell’edizione in corso, con cinquanta gol incassati, è la seconda peggior retroguardia). Dal momento che i terzini coprono in maniera inefficace e approssimativa e che gli interni di centrocampo non sempre presidiano al meglio la zona di competenza e non sempre interdicono con cognizione di causa, gli isolani concedono spazi sulle fasce, in mediana e tra le linee, esponendo la coppia centrale ad azioni di rimessa e rischi enormi. In questo modo, contro qualsiasi squadra ben organizzata, il Cagliari rischia di subire un’imbarcata.

Giocatore chiave: Albin Ekdal.
Lo svedese, al rientro dopo un infortunio, è un centrocampista dinamico, bravo a recuperare palloni, a muoversi senza palla e a inserirsi con i tempi giusti. Se fosse ben utilizzato, dal momento che sa interdire ed effettuare incursioni nelle aree avversarie, potrebbe metterci in difficoltà. Mosse tattiche di Zeman permettendo.

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