CorSera, Gabriel: “La società mi ha consigliato di andare a giocare. A Carpi sto bene, ammiro Kakà”

Una stagione da protagonista, finalmente. E’ questo il sentimento di Gabriel, portiere classe ’92 prelevato dal Milan dal Cruzeiro quando ancora non era ventenne. Il portiere, in prestito al Carpi, al Corriere della Sera ha parlato del suo futuro: “E’ nelle mani di Dio. Dida? Ha fatto la sua storia, io ho il mio percorso. Dopo il Lugano e il Corinthians vinse tutto rientrando a Milano. A settembre la società mi consigliò di andare a giocare per crescere. Fu preso Diego Lopez e con Galliani decisi di andare a giocare con continuità in un altro club. Da ragazzo ammiravo Kakà: era un leader silenzioso. Telefonata Iodice-Lotito? Ci sono rimasto male ma ancor più i miei compagni di squadra italiani. Nel calcio dovrebbe vincere chi merita non chi ha più soldi altrimenti si tradiscono i veri valori dello sport. Se così non fosse il Barcellona non avrebbe perso nella sua storia con una squadra come il Villarreal, appartenente a una città ancor più piccola di Carpi. A sentire Lotito, non sarebbe mai arrivata a giocare una semifinale di Champions League. Invece quell’impresa è rimasta nella storia”.

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