Galliani fa il pompiere: Inzaghi è fuori pericolo, ma Berlusconi…

A Milanello il bis è servito, sul piatto la crisi del Milan. Per uscire insieme dai mille problemi, provarli a risolvere e rendere meno salato il conto finale. Questo il senso della nuova visita di Adriano Galliani presso il quartier generale rossonero, nel tentativo di ricompattare l’ambiente.

Sulle modalità dell’incontro, solo conferme: l’AD prima ha riunito lo staff al completo, soffermandosi poi insieme ad ogni singolo settore rossonero. Stamane La Gazzetta dello Sport si spinge più in là e svela: rispetto al primo, il colloquio di ieri non solo è durato molto di più (quattro ore anziché una e mezza) ma soprattutto ha mantenuto toni maggiormente distesi. Sul banco degli imputati in primis la miriade di inspiegabili infortuni che hanno massacrato la squadra nel recente passato. Le cose fino al 6 gennaio (Milan-Sassuolo) andavano bene, il crollo verticale successivo sembra non avere ancora nessuna spiegazione logica. Galliani ha incoraggiato Inzaghi, spiegandogli la richiesta di Silvio Berlusconi: il presidente vuole (ri)vedere un Milan propositivo, equilibrato, aggressivo e convinto dei propri mezzi. Sabato sera deve esserci una svolta, il Verona dovrà segnare una differenza netta nella prestazione rispetto al Chievo.

Se l’Hellas dovesse rappresentare l’ennesimo passo falso, la posizione di Pippo non sarebbe così a rischio. Anzi, lo stesso Galliani ha allontanato l’ipotesi di un esonero anticipato. Perché la fiducia della società esiste e si vede ancora, sperando in un finale di stagione migliore, quindi completamente opposto al momento attuale.

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