Inzaghi: “Preso un gol da polli. Futuro? Vado avanti a testa alta”. Le sue parole a Sky, Premium, MC

 

Il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi, ha parlato ai microfoni dei colleghi dopo il match pareggiato contro il Verona

SKY SPORT

Dispiace prendere un gol in quel modo, siamo stati dei polli. Ormai avevamo portato a casa la partita, è difficile ripartire dopo aver preso un gol così, questo è il bello ed il brutto del calcio. Dobbiamo andare avanti a testa alta, abbiamo ancora dodici partite avanti. Se non avessi in mano la squadra, dopo l’1-0 avrebbero mollato, invece abbiamo reagito e trovato il 2-1 nonostante il Verona si difendesse in dieci dietro la linea del pallone. Futuro? Non è una domanda che dovete rivolgere a me, io vado avanti a testa alta, purtroppo abbiamo pochi ricambi e la gestione della partita diventa difficile. Pretendo sempre di più dai miei giocatori, sapevo sarebbe stata una partita complicata, ma portarla a casa sarebbe stato importante per il morale dei ragazzi. Ora bisogna reagire, domani è un altro giorno, dispiace perchè quel gol non è possibile prenderlo. So quando usare il bastone e quando la carota, stasera possiamo aver giocato male, ma non possiamo dire che non si siano impegnati. I ragazzi li vedo allenare e giocare e ci hanno sempre messo voglia e disponibilità, ora devo guardare avanti, non mi piacciono i processi, io devo guardar la squadra, non siamo il Milan che volevamo, dobbiamo lavorare per tornarvi. Cambio Bocchetti-Pazzini? A posteriori è facile giudicare, l’ho fatto perchè stavamo soffrendo in mezzo al campo, quindi ho messo Antonelli a centrocampo, per puntare sulle ripartenze di Menez. Pazzini è un giocatore importante, ha sempre fatto bene  quando ha giocato, ho pensato che in questa partita potesse essere decisivo, comunque fare delle scelte non è mai facile”.

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Normale che quando prendi gol a 10 secondi dalla fine spiace tanto, dobbiamo fare il mea culpa. Ci sono poche parole, avremmo dovuto stare più svegli. L’unica cosa da fare è andare avanti. Io a fine partita non ho visto nessuno, dobbiamo migliorare e fare di più. Penso che la squadra, se non avesse gli attributi avrebbe mollato dopo lo svantaggio. Destro? Pazzni meritava una possibilità, quando gioca Destro, mi chiedete perché non gioca Pazzini. Il colloquio con Galliani? Io non ho incontrato nessuno, la domanda sul futuro non va fatta a me. Bocchetti per Pazzini? Tutti bravi a parlare dopo, mi prendo le mie responsabilità. Vado avanti per la mia strada. Il Verona era molto basso, infatti dopo 20 minuti ho messo Cerci e Bonaventura larghi per mettere qualche cross. Più di mettere 4 attaccanti, penso che si possa fare poco. Bocchetti l’ho messo per attaccare meglio, sfruttando la velocità di Menez. Cercavamo di essere più aggressivi, ci vedevo troppo bassi e volevo alzare il baricentro. Dopo è sempre tutto facile, se non va bene la partita i cambi possono essere stati sbagliati. Perché la punta non entra mai nel gioco? Non penso, Pazzini ha fatto in gol anche in Coppa Italia. Destro alla Roma toccava 20 palloni anche alla Roma, quando giocava Menez prima punta ne toccava il doppio. Dipende dalle caratteristiche degli attaccanti. Non so cosa fare di più, non ho più giocatori offensivi. Oggi ho pensato a Mexes e Muntari perché hanno tanta personalità, nella sofferenza 3 punti avrebbero dato più serenità all’ambiente”.

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“Adesso è dura, tutto va metabolizzato. Sarebbe stato tutto diverso senza quel gol da polli, non possiamo prendere una rete del genere. Dispiace molto perché avevamo avuto una buona reazione e qualche contropiede dove non siamo stati bravi. Se lasci aperta una partita così, prendi un gol che poi pesa molto. Sostituzione Bocchetti-Pazzini? I centrocampisti facevano fatica e ho pensato di mettere Antonelli a metà campo, sperando in qualche ripartenza di Honda, Bonaventura e Menez. Sarebbe facile bastonare la gente se non si impegnasse. La vittoria ci avrebbe rasserenato un po’. Abbiamo fatto un buon calcio per un po’ di tempo, non capisco perché ci venga paura. Prendiamo atto e spero di fare meglio. La sofferenza è tanta e mi sento chiamato in causa in quanto primo responsabile. Cercherò di lavorare sempre di più per migliorare questo Milan”.

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