Pippo, tra totonomi e fastidio

Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano MI-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

“Quello che viene fuori non è carino, ma ci ho fatto il callo”. Filippo Inzaghi ieri, durante la conferenza stampa di vigilia della gara contro la Fiorentina, ha tradito un fisiologico fastidio nei confronti delle voci che si alternano circa il futuro della panchina. Quella del Milan, più che la sua dal destino ormai segnato. Carino o meno, Superpippo sa che le prossime dodici partite coincideranno con le ultime alla guida dei rossoneri. E’ comprensibile il disagio di lavorare in queste condizioni, già difficilissime per altri problemi, ma resta il dubbio, a questo punto, se il “non è carino” sia esclusivamente rivolto alla stampa. E se un mezzo riferimento fosse nei confronti di una società che non ha più interesse a tenere Pippo al riparo dalle voci?

In questi giorni abbiamo sentito parlare di Maurizio Sarri con una certa insistenza. L’allenatore dell’Empoli piace per la sua capacità di far giocare la squadra, plasmando la materia a sua disposizione, macinando corsa e un gioco piacevole. Una candidatura del genere ricorderebbe un po’ le origini dell’era Berlusconi quando si andò a pescare un certo Arrigo Sacchi, reduce da grandi imprese a Parma. La strada per arrivare a Sarri è la più agevole rispetto a quelle che porterebbero ad Antonio Conte e a Vincenzo Montella.

Proprio sul tecnico viola converge un apprezzamento unanime. Compreso quello di Cristian Brocchi che ieri a Falla Girare, su Radio Reporter, ha parlato di “cose importanti, sotto gli occhi di tutti”, riferendosi all’operato di Montella sulla panchina della Fiorentina. C’è un solo dubbio, legato all’esigenza di un uomo d’esperienza, in grado di imporsi e alzare la voce. In questo senso al Milan, come affermato proprio ieri qui a SpazioMilan.it dal direttore di Mediapason, Fabio Ravezzani, servirebbe “un allenatore di buon senso, forse più anziano”. Chissà che l’identikit giusto non sia proprio Sarri che romanticamente potrebbe davvero ricalcare una parabola sacchiana. Staremo a vedere con buona pace delle cose “poco carine” nei confronti di Inzaghi. L’esperienza (o “il callo“) passa anche da queste situazioni. In tutto questo stasera sarà l’ennesima prova X. E per le condizioni attuali ci si accontenterebbe volentieri di quel segno lì a fine partita.

Twitter: @Chrisbad87

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