Inzaghi con vista Montella, la gara di Firenze si gioca in panchina

Il Milan, lunedì sera al Franchi di Firenze, incontrerà la Fiorentina nel posticipo della Serie A. Sarà una partita importantissima per entrambe le squadre, i rossoneri vorranno vincere per continuare a sperare di strappare un biglietto per l’Europa League e uscire dalla crisi, mentre i Viola lotteranno col coltello tra i denti per provare a tenere nel mirino il terzo posto in classifica. Se il Diavolo dovesse perdere, il primo che ne subirà le conseguenze potrebbe essere Filippo Inzaghi che rischia l’esonero in caso di ennesima figuraccia. Tra i suoi successori ci sarebbe anche il tecnico della Fiorentina Vincenzo Montella, oltre ai vari Conte, Spalletti, Sarri e l’ultimo aggiunto Ancelotti.

Una sfida nella sfida per i due tecnici. Inzaghi vorrà sicuramente dimostrare alla società di Via Aldo Rossi di avere le carte in regola per guidare il Milan fino al termine della stagione in corso e soprattutto per cominciare a gettare le basi per il futuro. Non sarà per niente facile, la Fiorentina è una squadra ostica che non si farà certo mettere i piedi in testa dal Diavolo visto nelle ultime partite. Sarà comunque curioso vedere l’approccio alla gara del tecnico Viola che sa benissimo di essere sotto la lente d’ingrandimento della dirigenza milanista. Non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo sapere cosa ci riserverà il futuro, rimane comunque suggestiva la sfida tra l’allenatore del presente rossonero e quello ipotetico del futuro. Montella, nonostante sia più giovane di un anno rispetto ad Inzaghi, vanta un’esperienza diversa rispetto al tecnico rossonero.

Il salto dai Giovanissimi della Roma alla Prima Squadra non l’ha affatto spaventato, Montella fece molto bene sostituendo Claudio Ranieri negli ultimi mesi della stagione 2010-2011. L’arrivo in giallorosso di Luis Enrique fu una piccola sconfitta a livello morale, ma inaspettatamente un grande passo avanti verso il successo. La stagione trascorsa al Catania e il passaggio alla Fiorentina nel 2012 sono stati la sua fortuna e il resto è storia dei giorni nostri. Per Inzaghi è stato diverso: Allievi Nazionali, Primavera con vittoria del Torneo di Viareggio e poi Prima Squadra. In tanti gli rimproverano di avere poca esperienza, che abbiano ragione? Lunedì sera vedremo chi la spunterà.

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