Il nuovo Menez e il treno Antonelli: la strada del Milan è a sinistra

Almeno per la serata di ieri, uno dei pochi sorrisi di un grigio 2015 calcistico, Silvio Berlusconi non sarà stato dispiaciuto di riporre a sinistra tutte le speranze del caso. Non si sta parlando di politica o di coalizioni, ma della nuova zona di competenza di Jeremy Menez che, coadiuvato dalla spinta costante di Antonelli, ha garantito un assetto tattico più equilibrato ed efficace, buono per venire a capo della pur modesta difesa cagliaritana. In una delle peggiori serate milaniste di Honda, sostituito e fischiato dai pochi presenti a San Siro, la catena mancina ha vissuto 90 minuti che hanno regalato sprazzi di calcio offensivo e pericoloso.

Menez ha dato la disponibilità a giocare a sinistra” –ha spiegato Inzaghi nel post-partita, ed è così che è stato possibile toglierlo dal centro del campo e da quel ruolo di falso nueve che, ultimamente, sembrava non sorprendere più gli avversari. Meno palloni toccati, è vero, ma anche meno occasioni di rallentare la manovra catalizzando gioco e avversari. Senza per questo mitigarne il talento che, gol a parte, si è espresso anche in qualche apertura per i compagni, oltre ai soliti dribbling con la sfera tra i piedi. Un valido alleato sono state le sgroppate di Antonelli, bravo a proporsi senza palla, a portare via gli uomini al francese e a dettare la profondità, suggerendo anche diverse linee di passaggio invitanti, nonostante l’assist non sia la specialità di casa Menez.

Presto per parlare di svolta o di rivoluzioni copernicane, anche perché la fascia di destra è stata, per stessa ammissione di Zeman, il punto debole dello schieramento sardo. Resta l’intesa tra Antonelli e Menez, oltre alla convinzione che, nel calcio moderno, è quasi inevitabile spostare i giocatori di qualità sugli esterni, a meno che non si chiamino Messi o Cristiano Ronaldo. In tutto questo, da verificare il processo di integrazione di Destro, ancora poco servito in mezzo all’area, mentre si attende con curiosità il ritorno di El Sharaawy che, proprio su quella fascia, ha costruito le sue fortune. Nel frattempo, è un Milan che vira a sinistra, Menez e Antonelli permettendo.

Impostazioni privacy