MILAN-CAGLIARI/ De Jong roccia, Honda inconsistente

DIEGO LOPEZ s.v. – Incolpevole sul gol, non viene (quasi) mai chiamato in causa.

IGNAZIO ABATE 6 – Attento in fase di copertura, spinge e si propone in avanti con regolarità, ma risulta impreciso e propone pochi cross interessanti.

PHILIPPE MEXES 6.5 – Dopo un primo tempo nel complesso tranquillo e ordinato, a inizio ripresa, permette a Farias di firmare (con troppa facilità) la rete del momentaneo uno a uno. Due minuti più tardi, però, si riscatta e segna un gol importante e decisivo. Un gol che permette al Milan di vincere la partita.

GABRIEL PALETTA 6 – Malgrado manifesti problemi in merito alla mobilità, scende in campo con grinta e determinazione, si fa valere sotto l’aspetto fisico, non ha cali di concentrazione e domina il gioco aereo.

LUCA ANTONELLI 6.5 –  Autore di un primo tempo caratterizzato da corsa, sovrapposizioni intelligenti e pericolose, dribbling vincenti, traversoni e buoni interventi in fase di contenimento, nella ripresa, abbassa il ritmo e, complici i mancati ripiegamenti di van Ginkel, concede qualche occasione. Tuttavia, nei momenti decisivi, non delude e risponde presente.

ANDREA POLI 6.5 – Corre a più non posso, recupera un buon numero di palloni, vince molti contrasti, assicura dinamismo e si inserisce con continuità. Ripiega con regolarità e, quando possibile, effettua incursioni nell’area avversaria. Portatore di furore e intensità.

NIGEL DE JONG 6.5 – Protegge al meglio la difesa, garantisce filtro, aggressività, interdizione, solidità e compattezza. Ha la meglio in occasione di quasi tutti i tackles, coordina i compagni di reparto, non perde palloni e fa in modo che il Milan abbia la meglio nella zona nevralgica del terreno di gioco. Non brilla in fase di impostazione, ma fornisce efficacia e sostanza.

Dall’88’, MICHAEL ESSIEN s.v. – Subentra a partita già decisa. Ingiudicabile.

MARCO VAN GINKEL 6 – Sebbene disputi un buon primo tempo, sia preciso con la palla tra i piedi, metta in circolo senso del gioco e cerchi di inserirsi con puntualità, sul lungo andare, oltre a risultare lento e compassato, fatica in fase difensiva e non protegge al meglio Antonelli, permettendo al Cagliari, in determinate situazioni, di rendersi pericoloso in prossimità della fascia sinistra rossonera. Ciò nonostante, appare in crescita.

KEISUKE HONDA 4.5 – Sbaglia molti palloni, non incide, non salta l’uomo, fatica sotto l’aspetto fisico, fallisce occasioni importanti, perde palloni sanguinosi ed è tutt’altro che lucido e brillante. Si impegna, ma la prova è del tutto insufficiente.

Dal 70′, ALESSIO CERCI 6 – Mette in luce le proprie doti da contropiedista, corre molto, ha il merito di procurarsi il fallo che porta al gol del tre a uno e fornisce una palla gol a Pazzini. Manca un gol fattibile, ma disputa venti minuti accettabili.

MATTIA DESTRO 5 – Non riesce a entrare in partita, viene arginato dalla retroguardia del Cagliari, non svolge il lavoro sporco, si muove poco (e male) e non fa salire la squadra. Certo, viene servito con il contagocce, ma potrebbe impegnarsi di più. Corpo estraneo.

Dal 74′, GIAMPAOLO PAZZINI 5 – Entra e, sul tre a uno, a porta pressoché sguarnita, sbaglia un gol del tutto facile. Come giustificarlo?

JEREMY MENEZ 6.5 – Un gol bello e importante e un calcio di rigore trasformato con facilità. E’ questa la sintesi della gara del francese, che non cambia mai passo, gioca con indolenza e non assicura stabilità a lungo termine e continuità di rendimento.

ALL.FILIPPO INZAGHI 6 – Facilitato dai gravi errori di Zeman, che presenta un Cagliari sbilanciato, scriteriato e debole sulla fascia destra, Pippo, pur non dimostrando miglioramenti in merito all’impostazione del centrocampo, riesce a tornare alla vittoria. Scampato pericolo, ma la strada è ancora (molto) lunga.

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