FIORENTINA-MILAN/ Obbrobrio Honda-Mexes, Paletta e Jack si salvano

DIEGO LOPEZ 6 – Attento e concentrato, pur sbagliando un rinvio, compie un paio di parate importanti e decisive.

IGNAZIO ABATE 6 – Al rientro dopo un lungo infortunio, difende con efficacia per ampi tratti di gara e si propone in avanti con regolarità. Peccato che sia poco preciso in fase di spinta e si perda, con la complicità dell’intero pacchetto arretrato, Gonzalo Rodriguez in occasione del gol del pareggio viola.

Dall’85’, DANIELE BONERA s.v. – Entra a partita quasi conclusa e, dalla sua corsia di competenza, parte il cross che porta al due a uno di Joaquin.

PHILIPPE MEXES 4.5 – Discontinuo, lento e poco concentrato, alterna buoni interventi ma incappa in amnesie gravi ed evitabili, tanto da avere sulla coscienza le due reti della Fiorentina.

GABRIEL PALETTA 6.5 – Grintoso e deciso, pur non risultando un fulmine, annulla Gilardino, si impone sotto l’aspetto fisico, domina il gioco aereo ed è autore di due anticipi preziosissimi. Nel finale, non riesce a evitare il ribaltone dei gigliati, ma non ha colpe.

LUCA ANTONELLI 5 – Dopo un primo tempo di discreto livello, in cui si destreggia abbastanza bene in entrambe le fasi, nella ripresa, cala a vista d’occhio, viene superato a più riprese, non copre a dovere la corsia di competenza e permette a Joaquin di sfondare.

MARCO VAN GINKEL 5 – In apertura, nonostante non sempre ripieghi al meglio, vince due contrasti importanti e si inserisce con regolarità. Sul lungo andare, cala a vista d’occhio, non recupera palloni, non fa filtro, effettua scialbe incursioni e imposta senza precisione.

MICHAEL ESSIEN 5 – Sebbene si posizioni in campo con ordine e metta in circolo senso del gioco e intelligenza tattica, non corre e, sul lungo andare, viene superato con estrema facilità, non interdice e non protegge a dovere la retroguardia.

Dal 90′, GIAMPAOLO PAZZINI s.v. – In campo nel recupero, può fare ben poco.

GIACOMO BONAVENTURA 6 – Schierato in una posizione non sua, corre come un forsennato, fa il possibile per imporsi nello scontro in mediana, si inserisce con regolarità e incisività, ripiega in maniera continua e cerca di proporre giocate illuminanti.

KEISUKE HONDA 4 – Sbaglia un gol facile, non salta mai l’uomo, appare lento, prevedibile, scontato e anemico e spreca importanti azioni di rimessa. Non pervenuto.

Dall’81’, ALESSIO CERCI s.v. – Nel quarto d’ora in cui viene gettato nella mischia, non incide.

MATTIA DESTRO 5 – Non lotta, soccombe nel gioco di sponda, non esegue il lavoro sporco e viene annullato e anticipato dai centrali della Fiorentina. Certo, segna un gol fortunoso. Ma non basta.

JEREMY MENEZ 6 – Altalenante in fase propositiva, fallisce una fattibile occasione da gol, ma si impegna e si sacrifica, prova ad accendere la luce e, specie nel secondo tempo, partecipa in modo assiduo alla fase difensiva. Generoso.

ALL.FILIPPO INZAGHI 5 – Preferisce puntare su Essien e su Honda, anziché dare una chance a Suso e al giovane Mastalli. Presenta un Milan debole in fase di interdizione, non legge con attenzione lo sviluppo della partita, effettua cambi tardivi, non adotta le giuste contromisure e si lascia rimontare in maniera imbarazzante. La situazione è sempre più grave.

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