Un viaggio, dopo mesi e mesi, tra i desaparecidos del Milan di Inzaghi

Per capire che fine abbiano fatto, dovremmo forse chiamare la redazione di Chi l’ha visto?. Di chi stiamo parlando? Di tutti quei giocatori che il Milan vanta in rosa, ma che sono scarsamente utilizzati da Filippo Inzaghi. Per fare qualche esempio di desaparecidos illustri, potremmo menzionare Suso, Muntari, Albertazzi ed Armero. E’ paradossale costatare quanti soldi vengano spesi ogni sessione di calciomercato tra acquisti ed ingaggi, per poi non vederne mai i frutti in campo. Emblematico è l’affare Suso, dipinto come il futuro Kakà e che proprio al brasiliano s’ispira: tanti proclami e zero fatti, solo dieci minuti giocati in Coppa Italia contro la Lazio per un milione di euro d’ingaggio.

Stesso discorso per Albertazzi, che è ancora alla ricerca dell’esordio stagionale in Serie A dopo gli ottanta minuti disputati sempre contro i biancocelesti. Prima di approfondire il discorso di Muntari ed Armero, è doveroso menzionare altri calciatori come Agazzi, Pazzini, Essien e Van Ginkel. Se il terzo portiere del Milan è difficile che possa trovare il giusto minutaggio in campo, gli altri tre giocatori sono riusciti a ritagliarsi dello spazio solo nelle ultime gare. In passato però, hanno visto più spesso la panchina che il rettangolo di gioco. Non vogliamo mettere in discussione le scelte di mercato dei rossoneri, ma qualche dubbio è normale che sorga. Che senso ha affrettare i tempi per arrivare a Suso, con Van Ginkel e Muntari in rosa? Entrambi sono scarsamente utilizzati da Filippo Inzaghi, ci sarà un motivo.

Il ghanese è sparito dopo le prime nove giornate. Proprio la sfida contro il Cagliari del girone d’andata fu lo spartiacque della sua stagione: otto presenze e due reti fino a quel momento, solita grinta e grande affidabilità. Dalla decima giornata in poi: una squalifica, piccoli infortuni e tanta panchina. E’ ormai chiaro che non rientri più nel progetto del Milan e si starebbe delineando una sempre più probabile cessione durante la prossima estate. Stesso discorso per Armero che, dopo aver rifiutato il trasferimento al Genoa lo scorso gennaio nell’operazione Antonelli, non ha più visto il campo e nemmeno la panchina: l’ultima convocazione del colombiano risale infatti al 24 gennaio.

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