SM RELIVE/ F. Galli: “Al Modello Milan servono investimenti”. Mastalli: “Sono convinto di poter arrivare fino in fondo”. Crociata: “Nel calcio, testa e sacrificio”

Dal nostro inviato alla Sala Paolo VI di Bollate (via Leone XIII), Simone Basilico

Trasmettere i propri valori attraverso l’esperienza, giovane ma giĆ  esemplare per sottolineare il significato fondamentale dello sport nella crescita di ogni ragazzo. E’ questo il senso delle presenze di Alessandro Mastalli e Giovanni Crociata, giocatori della Primavera del Milan, stasera presso la Scuola Calcio Milan Ardor Bollate. Un progetto Milan Junior e settore giovanile AC Milan, nel corso della serata interverrĆ  anche Filippo Galli (responsabile del vivaio rossonero).

20.30 – Filippo Galli in chiusura: “Consiglio agli adulti? Vi ricordo sempre che avete a che fare con dei ragazzi, a volte capita anche da noi che qualcuno pensa di allenare i grandi. L’aspetto umano rimane un elemento essenziale e l’approccio con i ragazzi deve essere di questo tipo. Tutti devono pensarla in questa maniera: giocatori, dirigenti, allenatori, genitori. Solo cosƬ puĆ² crearsi una cultura sportiva importante“.

20.15 – Mastalli sulla fascia di capitano in Primavera: “Pesa, ma questa responsabilitĆ  mi rende orgoglioso“.

20.13Mastalli: “Dopo i gol bacio lo stemma“. Crociata: “Io invece festeggio con i compagni“.

20.10 – Crociata sul futuro: “Sarebbe un sogno giocare insieme ad Alessandro quando saremo grandi. Quest’anno ho fatto due gol. Il mio giocatore preferito del Milan ĆØ Montolivo“. E Mastalli: “Io ne ho fatto sette di gol. Il mio giocatore preferito del Milan ĆØ Menez.

20.08I due ragazzi in coro: “Dopo la Primavera meglio giocare in una squadra minore ma giocare piuttosto che fare panchina in una big“.

20.07 – Crociata a SpazioMilan.it: Modello Milan? ƈ un modello che ci permette di crescere e giocare palla a terra“. Mastalli a SpazioMilan.it: “Proviamo a giocare come il Bayern Monaco, ma non ĆØ facile. Le opportunitĆ  ci sono e la volontĆ  anche, ma proviamo a mettere in campo sempre questa mentalitĆ “.

20.00 – Filippo Galli sul Modello Milan: “ƈ un modello portato avanti da qualche anno dalla societĆ  ed ĆØ un modo di intendere il calcio. C’ĆØ bisogno di investimenti ma ci proviamo.

19.57Mastalli: “Idolo? Fabregas” Crociata: “Lampard“.

19.55 – Mastalli sulla famiglia: “Elemento essenziale. Mi sono sempre vicini e non mi mettono pressione, sono i miei primi tifosi“.

19.54 – Mastalli sulla Prima squadra: Il rapporto con la Prima squadra ĆØ molto positivo e lo vivo in maniera tranquilla, allenandomi con impegno e cercando di imparare il piĆ¹ possibile. Maglia del Milan? Un onore indossarla“.

19.50 – Ancora Mastalli: “Giocare in una realtĆ  sportiva come il Milan ti forma tantissimo. Le nostre partite sono trasmesse in TV e sappiamo che dobbiamo essere un esempio anche per i coetanei. Sono il capitano della Primavera e devo essere responsabile in campo e fuori“.

19.48Crociata sul fatto di essere dei modelli per i piccoli: “Sappiamo che abbiamo un comportamento da tenere verso i mister, gli arbitri e gli avversari. Ma oltre a dircelo loro questo ĆØ un discorso di lealtĆ  sportiva.

19.45Mastalli, cosa diresti ad un coetaneo? Risposta: “Quando cresci le aspettative sono diverse e molte. Il risultato diventa parte integrante del calcio e mi capita spesso di abbattermi quando non vinciamo. PerĆ² sto imparando che l’unica soluzione ĆØ il lavoro quindi c’ĆØ sempre modo di migliorarsi e consiglio di rialzarsi sempre“.

19.40 – Mastalli ad un bambino: “Gioca a calcio divertendoti. Vincere o perdere ĆØ relativo, bisogna sempre divertirsi anche durante gli allenamenti. ƈ la base del successo. Non bisogna mai arrendersi soprattutto quando si gioca a calcio, bisogna pensare che ce la potete fare“.

19.38 – Crociata sulla giornata tipo: Sveglia alle 7. Al mattino scuola e dopo pranzo, alle 14, andiamo ad allenarci. 15.30-17.30 allenamenti e nel post-cena si studia o ci rilassiamo… Poi a letto presto. Abbiamo un piano in un hotel tutto nostro e i tutor sono lƬ per noi“.

19.36 – Le grandi ambizioni di Mastalli: “Non siamo nati giocando nel Milan. Ora giochiamo ad un alto livello ma il calcio vero ĆØ un altro: quello adulto ĆØ tutta un’altra cosa. Certo che quando giochi nel Milan capisci che hai le qualitĆ  per fare strada, mi sono convinto di poter arrivare fino in fondo e secondo me la qualitĆ  piĆ¹ importante ĆØ la testa. Senza testa non si arriva a grandi traguardi, poi subentrano le qualitĆ  tecniche e la personalitĆ “.

19.33 – Mastalli conferma: “Con l’esperienza e con il sacrifico quotidiano riesci ad unire le tue passioni. Speriamo tutti di diventare calciatori ma sappiamo che ci vuole fortuna ed ĆØ importante per questo avere anche un diploma“.

19.32 – Crociata sulla vita da calciatore: “Non ĆØ facile vivere questa etĆ  per noi, perĆ² bisogna fare dei sacrifici e metterci molto impegno. La scuola apre la mente e per giocare a calcio serve la testa“.

19.30 – Mastalli sul trasferimento: “Stare lontano da casa ti forma tanto. Andare a letto senza la buonanotte della mamma ĆØ un qualcosa che ti manca: il primo anno ĆØ sempre il piĆ¹ complicato. Ricordo il primo giorno di ritiro prima di andare a Pinzolo che ero solo ed ero spaventato, ma grazie alla societĆ  e ai tutor tutto ĆØ stato piĆ¹ semplice. Quando torno a Milano ĆØ come essere a Bologna“.

19.28 – Crociata sulle Scuola Calcio in Sicilia: “Ambiente molto diverso dal Milan: mi allenavo molto di meno. I campi erano in terra battuta, tutto l’opposto di quello che ho trovato qui“. E sul cambio di vita: “Quando mi sono trasferito la cosa peggiore ĆØ stata la mancanza della famiglia. Poi bisogna unire allenamenti con lo studio ma il Milan non ci ha fatto mancare niente. Abbiamo 10 tutor che ci aiutano molto“.

19.27Alessandro Mastalli: “Giocavo a calcio a Bologna, fino a quando a sei anni mi sono trasferito a Modena. A 10 anni potevo scegliere fra Bologna e Modena ma decisi di andare a Bologna dove rimasi quattro anni. A 14 anni sono stato visionato dal Milan e mi ricordo una partita proprio contro il Milan nella quale feci una grande prestazione e a fine gara mister Bertuzzo mi fece i complimenti e poco dopo diventai rossonero. Una scelta difficile, ma meglio non poteva andare“.

19.25Giovanni Crociata: “Sono stato visionato quando giocavo a 14 anni a Palermo e portato al Milan grazie al contributo di Galli. Stare lontano da casa non ĆØ facile ma con l’impegno e il sacrificio tutto ĆØ piĆ¹ facile“.

19.22Filippo Galli: “I protagonisti sono i due calciatori. Serata voluta molto anche da me perchĆ© riteniamo che questo sia un percorso e un appuntamento fisso: scambiare esperienze ĆØ molto importante“.

19.20 – Le parole di Dezuanni (presidente Ardor Bollate): “E’ un momento formativo, ringrazio il Milan e spero ce ne siano degli altri. L’obiettivo dell’evento ĆØ quello di avvicinare scuole calcio alla societĆ , non solo dal punto di vista sportivo. Si punta alla crescita e alla formazione dei giovani calciatori. Il senso della serata ĆØ fare esperienza delle esperienze dei due calciatori, Mastalli e Crociata, aggiungendo l’aspetto umano al semplice gioco del calcio“.

19.10 – Si inizia con la proiezione di un filmato con una serie di gare delle squadre del settore giovanile del Milan: prima uno spezzone del derby Berretti, poi gli Allievi Nazionali, Allievi Lega Pro, Giovanissimi e Primavera. Nel video viene mostrato il Modello Milan in una delle sue specificitĆ : l’impostazione del gioco a partire dalla rimessa dal fondo del portiere.

19.00 – In questo momento sono arrivati Filippo Galli, Mastalli e Crociata.

18.50 – Il duplice scopo dell’evento: favorire la realtĆ  e non lo spettacolo di un percorso di vita unico e al tempo stesso impegnativo, in un contesto altamente competitivo e in particolari condizioni quotidiane; poi, far riflettere ancora di piĆ¹ i due protagonisti sulla grande opportunitĆ  che stanno vivendo.

18.45 – Prevista la partecipazione di Simone Dezuanni (presidente Ardor Bollate), che medierĆ  la serata, e Fabio Grassi (coordinatore equipe psico-pedagogica del settore giovanile del Milan).

18.30 – L’incontro ĆØ aperto ad atleti, tecnici, dirigenti e genitori della Scuola Calcio locale, piĆ¹ quelle della zona.

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