Suso è un’onda anomala dopo la Reggiana. E il Sol Levante cala…

Inzaghi dovrà ricredersi a questo punto sulla titolarità di alcuni suoi uomini di punta. Nella categoria “esterni d’attacco” irrompe prepotentemente per una maglia dal primo minuto anche Suso. Lo spagnolo prelevato dal Liverpool con la partita amichevole contro la Reggiana ha calato gli assi e messo in mostra la sua qualità. Ora Honda, non più il giapponese brillante di inizio stagione, e Cerci, ancora distante anni luce dai migliori momenti di Torino, vedono le loro certezze sgretolarsi pian piano a favore del mancino di Cadice.

Per Suso al Milan sono arrivate solo briciole di campo con la Lazio, per altro in una posizione che mai aveva ricoperto: quella di terzino sinistro. Infatti, al Liverpool (per lo più nelle riserve) ricopriva il ruolo di centrocampista o mezz’ala con compiti di impostazione, mentre all’Almeria, come riferito da Francisco nella recente intervista, agiva da attaccante esterno o addirittura da seconda punta nel 4-4-2. La capacità di accentrarsi e tirare è finalmente emersa dalle tenebre delle nove panchine consecutive, e nel ruolo di esterno destro potrebbe succedere un vero e proprio terremoto.

Se le doti tecniche non le ha mai messe in discussione nessuno, da Benitez che lo volle a tutti i costi al Liverpool strappandolo alla concorrenza del Real Madrid a Francisco che lo fece giocare con regolarità all’Almeria la stagione passata, sono le capacità di adattamento e la continuità di rendimento a palesare ancora qualche dubbio. Ancora una volta è il tecnico dell’Almeria a dissipare ogni dubbio: “Non ha paura e non si tira indietro di fronte alle responsabilità. Ha la sfacciataggine necessaria per potersi prendere la squadra sulle spalle”. Ora spetta ad Inzaghi mettere in campo il ragazzo, che al momento sembra essere voluto titolare proprio da tutti.

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