Bonaventura: “Potevamo essere in zona Champions. A Dubai è stato marketing, gli infortuni erano prevedibili. E su Berlusconi…”

Questo il testo integrale dell’intervista rilasciata stamane da Giacomo Bonaventura al Corriere della Sera e a Tuttosport. Il grande giocatore del Milan ha risposto alle tante domande sul derby ma non solo.

Giacomo Bonaventura, che effetto le fa questo derby impoverito?
Un effetto strano. Qualche anno fa, questa partita si giocava con Milan e Inter in posizioni più alte in classifica. Quest’anno, però, ci troviamo in questo contesto e per noi è una partita importante e che dobbiamo preparare bene“.

Sicuro di non avere rimpianti sull’essere approdato al Milan piuttosto che all’Inter?
No, sono in una grande società. Quest’anno ci sono state tante difficoltà dal punto di vista della squadra, forse ce ne sono state troppe rispetto alle mie aspettative. Ma per me è stata un’annata importante sotto tanti punti di vista“.

Sentite che il derby è l’ultimo traguardo che potete raggiungere in questa stagione?
Sappiamo che vincendolo potremmo dare un po’ più di entusiasmo sia all’ambiente che a noi stessi. Sicuramente abbiamo passato una stagione pesante dal punto di vista dei risultati e dell’umore della piazza. Fare tre punti ci potrebbe dare lo slancio per fare un grande rush finale“.

Ha già fatto gol all’Inter quando vestiva la maglia dell’Atalanta. Le piacerebbe ritrovare la via del gol domenica?
E’ ovvio che sarebbe bellissimo segnare all’Inter. Anche perché è una partita di grande fascino, seguita in tutto il mondo da milioni di tifosi. Ma la cosa più importante sarà fare una grande prestazione“.

Le piacerebbe rivedere Berlusconi a Milanello prima del derby?
Sarebbe un bel segnale. Potrebbe darci una carica in più. Ma dobbiamo essere bravi noi, dentro lo spogliatoio, a motivarci al meglio. Il presidente ci da sempre una grande carica, ma dobbiamo essere in grado di gestirci da soli“.

Che cosa pensa della frase di Boban che ha detto che al Milan ci sono giocatori molto scarsi?
Non me l’aspettavo. Lui è stato un grandissimo giocatore e penso che conosca le difficoltà di chi va in campo, soprattutto in questo periodo dove le cose sono complicate a tutti i livelli. Probabilmente certe difficoltà non le ha vissute“.

Pensa che questa rosa potesse dare di più o anche le voci sull’allenatore e la società vi hanno disturbato?
Questa squadra, secondo me, ha una rosa superiore rispetto alla posizione di classifica che occupiamo ora. Certamente mi aspettavo di essere un po’ più in alto in graduatoria. Potevamo essere subito dietro le prime tre. Ma se siamo in questa posizione, tutti abbiamo sbagliato qualcosa“.

Ma nello spogliatoio vi siete dati delle spiegazioni su questa situazione?
Certo, gli infortuni possono capitare se non si fanno delle preparazioni importanti. A gennaio abbiamo giocato tanto senza avere tanto tempo per allenarci. Nella sosta invernale siamo andati a Dubai, ma abbiamo fatto più una cosa di marketing che un richiamo di preparazione vero e proprio. Questo, secondo me, ha influito sugli infortuni e quando perdi tanti giocatori, perdi anche certezze e punti“.

Prima di Natale eravate e due punti dal terzo posto. C’era dentro la squadra di poterci arrivare alla Champions?
A fine dicembre stavamo molto bene a livello fisico e avevamo giocato sempre con lo stesso modulo di gioco e ci aveva dato delle sicurezze importanti. Dentro una stagione ci sono alti e bassi, ma noi dobbiamo continuare a lavorare e cercare di imparare dalle cose negative“.

Cosa pensa della differenza di filosofia tra il Milan, che punta sugli italiani, e l’Inter che ha una filosofia più esterofila?
Non conosco le dinamiche dello spogliatoio dell’Inter, ma Galliani ci ha detto che sarebbe intenzionato a fare una squadra con più giocatori italiani che siano convocabili in Nazionale. Penso che sia una cosa positiva”.

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