Menez-Pazzini è la coppia, Destro latita e ora rischia l’esclusione

Finalmente due vittorie consecutive, e una prova, quella col Palermo che riamane nonostante tutto sulla sufficienza. Sufficienti dietro, e sufficienti in avanti. Sufficienti e non eccellenti: perché ancora i problemi di feeling si fanno sentire tra quel Menez egocentrico ma fondamentale alla causa e Mattia Destro che resta al momento un buon ingranaggio disinserito dalla globalità della macchina. Un rapporto difficile che Inzaghi sta provando in tutti i modi a limare far coincidere e dare quella spinta in più alla fase offensiva rossonera.

Menez, si sa, predilige un gioco fatto di molti tocchi e del pallone portato al piede per larghi tratti, cercando poi la giocata per sé o per i compagni solo una volta raggiunta l’area. Il suo partner d’attacco, Destro, è invece una punta che lavora molto spalle alla porta e vorrebbe qualche bel cross tagliato per mettere la zampata. Due tipi di gioco e di giocatori che ancora al momento non riescono ad essere efficaci al contempo. Anche a Palermo s’è vista la difficoltà, più del numero 9, di trovare il movimento giusto per concordare un’azione degna di esser detta pericolosa.

E non è un caso se il Milan, e Menez, abbia cominciato a giocare meglio con Pazzini in campo: un po’ gli spazi lasciati dal momento della gara, ma anche molto il lavoro sporco di Giampaolo, hanno aperto voragini nella difesa siciliana, che con abilità Menez ha sfruttato con la sua giocata del 1-2. Si apre ora la questione se sia il caso, vista la maggiore affinità, di dare più spazio a Pazzini, andando ad usare Destro solo e soltanto a gara cominciata. Pazzini giocherebbe di più come molte volte ha richiesto, Menez può giocare come vuole con divertimento suo e dei tifosi, ma Destro sarebbe d’accordo?

Impostazioni privacy