Caso Muntari, la colpa è di tutti

Lino Dimitri è giornalista pubblicista dal 2012. Redattore di SpazioMilan.it dal settembre 2011: è sua la firma nell’editoriale del sabato. Lavora nella redazione di LecceNews24.it occupandosi di cronaca, politica, eventi e sport e collabora con news.superscommesse.it. In passato ha collaborato con Bordocampo.net, Sportmain.it e calciomessina.it.

Sulley Muntari ha chiesto e ottenuto di non essere convocato per la gara di oggi in casa del Palermo. Lo ha scritto il procuratore del centrocampista ghanese del Milan, Federico Pastorello, ieri pomeriggio su Twitter: “Muntari ha chiesto di non essere convocato, visto che non rientra nei piani tecnici per la prossima stagione. Il Milan ha dato l’ok”. Per il calciatore il contratto con il club scade nel 2016. Inzaghi non ha confermato le cause, ma ha parlato di lavoro specifico da svolgere a Milanello.

Un altro brutto capitolo di una stagione da dimenticare, un’altra brutta immagine che la società rossonera dà di sé in giro per l’Italia e per il Mondo. Se il colpo inferto, poi, arriva da uno dei calciatori che è a Milanello da più tempo, nell’attuale rosa milanista, fa ancora più male, rende ancora più l’idea di quanto negli, ultimi anni (Muntari è arrivato nel gennaio del 2012 dall’Inter), nessuno ha più imparato cosa significhi essere del Milan, avere i colori rossoneri nel dna. A sole dieci giornate dal termine della stagione, il tutto si poteva evitare per il bene della società e per l’immagine del calciatore.

Comunque vada a finire, si tratta di una delle pagine più tristi della recente storia rossonera: un tesserato, lautamente stipendiato per un altro anno, con quale coraggio si può arrogare il diritto di decidere quando è il momento di autoescludersi dalla squadra? Questa è una decisione che spetta alla società, che potrebbe ora chiedere a Muntari di autosospendersi lo stipendio, visto che ha stabilito da solo, o comunque di concerto con il suo procuratore, di non avere più intenzione di vestire la maglia rossonera.

Dalla Germania, lo scorso anno, arrivò l’esempio di ben altro tenore di Robert Lewandowski che, pur sapendo con largo anticipo che non avrebbe rinnovato col Borussia Dortmund per approdare ai rivali del Bayern Monaco, onorò fino all’ultimo giorno il suo contratto. Una lezione per Muntari, che comunque ad onor del vero ha sempre dato tutto per questa squadra e ha sempre messo il cuore in campo, e per il Milan decadente di questi tempi, nel quale succedono cose a cui francamente fino a qualche anno fa non ci saremmo mai sognati di assistere.

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