Il derby delle prime volte e non solo: Inter-Milan assume tutt’altro valore

Il derby del “contentino” o chissà dell’ultima, a questo punto, disperata possibilità per un posto in Europa. Si pensava di aver toccato il fondo l’anno scorso quando l’Inter di Mazzarri e il Milan di Seedorf, proprio nel derby di ritorno a poche giornate dalla fine del campionato, si giocavano l’accesso in Europa, ma quest’anno complice la crisi della Milano calcistica  e le bagarre per aggiudicarsi il sesto posto, si è giunti in una situazione ancora più drastica e disperata. Il derby quindi assume tutt’altro valore, potrebbe essere infatti il derby delle prime volte. 

Luca Antonelli, uno che i derby li ha visti sempre in curva o davanti alla tv, avrà l’occasione finalmente, da milanista, di giocarlo. Discorso analogo ma in parte diverso per altri due italiani: Mattia Destro e Alessio Cerci. Il primo cresciuto proprio nel vivaio nerazzurro poteva giocarlo con l’altra maglia di Milano, quella dell’Inter, avendo fatto tutto il settore giovanile, invece giocherà a tinte rossonere e chissà se proprio il match della madonnina sarà il palcoscenico perfetto per guadagnarsi quel riscatto ad oggi alquanto improbabile. Il secondo, Alessio, forse ci è andato ancora più vicino ai colori interisti, dato che a Gennaio era quasi tutto fatto con l’Inter di Mancini. Cerci come Destro cerca riscatto. 

E poi c’è Suso, non un italiano come gli altri, ma voglioso anch’egli di ribalta. Dopo l’esplosione nell’amichevole contro la Reggiana e il quasi gol contro la Sampdoria (solo il palo negò la gioia al talentuoso centrocampista e i tre punti ad Inzaghi) il derby, come lo fu per Kakà, uno che aspettò proprio la partita più importante e più difficile per segnare il primo dei suoi tanti gol, potrebbe essere il trampolino per l’inizio di una carriera importante. E se non fosse proprio il derby di Suso? 

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