La Repubblica delle banane

Simone Basilico è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito, specializzato nel settore giovanile rossonero.

Bugiardo, intelligente, opportunista. Sono probabilmente questi tre gli aggettivi che racchiudono il pensiero del tifoso milanista quando deve trovare le parole giuste per descrivere Silvio Berlusconi, colui che con uno schiocco di dita può decidere le sorti e il futuro del Milan. Mi ricorda tanto il presidente di quelle Repubbliche di banane descritte e ammirate in numerosi film americani, ma forse la realtà è più chiara di quello che sembra: siamo nelle mani, o meglio nel portafoglio, di un presidente che dopo 29 anni di successi, trionfi e trofei adesso è chiamato a decidere cosa farsene del giocattolo rossonero, usato e abusato nel tempo per interessi personali dalle stanze di Palazzo Chigi.

La caratteristica predominante delle Repubbliche delle banane è la sottomissione del volere e del benessere collettivo in virtù di un potere centrale che agisce solo in funzione dell’interesse personale. Sicuri che questo non sia il caso del Milan? Il senso metaforico della provocazione trova fondamento nelle straordinarie pagine di storia che questo club ha scritto nel tempo, ma solo a piacimento e a interesse di Silvio Berlusconi. Il Milan doveva vincere quando il patron rossonero voleva vincere. E a vinto, ovviamente. Il primo passo verso l’accettazione del catastrofico presente, frutto anche di scelte e una gestione del club senza logica, è la consapevolezza di vivere all’interno di questa lavatrice, che da qualunque momento all’altro potrebbe sputarci fuori per tornare a vivere. Berlusconi ha la forza economica per tornare a vivere emozioni come quelle dopo la vittoria di Manchester sulla Juventus, ma probabilmente adesso non gli serve essere quel tipo di imprenditore. Quel tipo di presidente, insomma. Ecco perché, oggi, la cessione del club sembra essere l’unica via d’uscita per una tifoseria stanca, disillusa, frustata.

Eppure oggi un’altra pagina di storia verrà scritta: nel CdA odierno, infatti, sarà approvato il peggior passivo di bilancio nella storia del Milan per una cifra vicina ai 100 milioni. Nella nostra ipotetica Repubblica delle banane a questo punto avviene un colpo di stato, iniziano a girare le prime tangenti, arriva il presidio militare per le strade della città. Ma non è questo che vogliamo per il nostro Milan, vero?

Twitter: @SBasil_10

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