Berlusconi vende il Milan, siamo alla svolta epocale. Per Mr. Bee “mancano i dettagli”, ma si illude

Adesso sì, siamo alla svolta epocale: la maggioranza del Milan è in vendi+a. Lo ha confermato ieri a parole Silvio Berlusconi, uomo chiave dell’affare. La Gazzetta dello Sport stamane descrive il momento del presidente rossonero, in questo periodo con la testa costantemente concentrata sul futuro della società: combattuto e riflessivo, così lo descrivono da Arcore, per esigenze economiche e ragioni di cuore.

Sembrava scontato che qualsiasi tipo di annuncio ufficiale venisse fatto dopo le elezioni di fine maggio, invece Silvio ha già firmato delle frasi a loro modo storico le quali, se tradotte bene, eliminano Mr. Bee dai giochi. La campagna mediatica del broker di Bangkok, incessante e poco gradita, rischia di avergli fatto solo del male, soprattutto lo ha fatto conoscere per quello che in molti sostenevano fin dall’inizio: è solo un bluff? Non a leggere la sua intervista al quotidiano Thai Rath, piena di speranze e simile a quella rilasciata prima di lasciare Milano: “Con Berlusconi è già stata concordata la maggior parte dei dettagli e tutta la procedura legale dovrebbe essere completata nell’arco di 3-4 settimane. Il Milan la prossima stagione deve tornare fra le prime quattro del campionato e quella successiva lottare per lo scudetto“.

Mr. Bee offrirebbe 500 milioni per il 60%, la cordata cinese 580 per il 51%. “Sto cercando qualcuno che metta 200 milioni all’anno“, ha aggiunto l’ex Cavaliere a Portofino. Nei prossimi giorni, c’è da scommetterci, il numero degli spifferi su questo macrotema aumenteranno a dismisura, ma per la decisione finale i tempi non sono ancora maturi. Anche se la stagione è agli sgoccioli.

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