Una settimana allo sbando

Ancora una debacle, ancora una sconfitta, l’ennesima, in questa che è la peggiore stagione del Milan degli ultimi 30 anni e che sembra non voler finire mai. E se l’annata è una delle peggiori di sempre, la settimana appena conclusa, dal punto di vista strettamente calcistico, è probabilmente la più brutta della stagione. Sconfitta contro l’Udinese senza mai entrare in campo, umiliazione casalinga contro il Genoa e tonfo al San Paolo contro il Napoli. Il tutto condito dalle voci dell’esonero di Inzaghi dopo la debacle contro il Grifone, voci poi puntualmente rientrate. Paradossalmente, quella contro i partenopei, pur essendo stata la sconfitta più netta, in termini di risultato, è stata quella in cui i rossoneri hanno fatto la figura meno pessima. In 10 dopo 45 secondi per uno sciagurato fallo di De Sciglio (e non è il primo quest’anno), i ragazzi di Inzaghi stavolta sono riusciti a tirare fuori quel minimo di attributi che ha permesso, per più di un’ora, di rimanere ancorati allo 0-0, credendo, a un certo punto, anche di poter sfiorare l’impresa di uscire imbattuti dal San Paolo. Il meritatissimo vantaggio di Hamsik ha, però, disunito la squadra, che in pochi minuti si è sfaldata. Si spera di poter rivedere, nelle ultime quattro giornate, la grinta della prima ora del San Paolo. Al momento, però, questa resta la peggiore settimana della stagione. IN RIBASSO.

L’unico calciatore che sembra uscire totalmente da questa logica, che continua a disputare partite eccezionali e senza le cui prestazioni le sconfitte del Diavolo sarebbero state ancora più umilianti, è Diego Lopez. E sembra incredibile che si stia parlando di un portiere che, solo nelle ultime tre uscite, ha raccolto la palla in fondo alla propria rete per ben otto volte. Ma la quantità di miracoli operati dall’estremo difensore spagnolo supera di gran lunga i gol presi e, lo ribadiamo, non fosse per l’ex portierone del Real Madrid, i tonfi rossoneri sarebbero stati nettamente più pesanti. Anche a Napoli, Diego Lopez si ha disputato una gara straordinaria, neutralizzando dopo soli due minuti il rigore calciato da Higuain e compiendo, fino ai minuti di recupero, degli interventi davvero eccezionali. L’augurio è che il Milan, qualunque sarà la composizione della futura società, sia in grado di trattenerlo, ma di costruirgli una squadra degna del campione qual è. Altrimenti potrebbe facilmente partire. E ne avrebbe tutte le ragioni. IN RIALZO.

Settimana particolarmente intensa non solo per le amarezze del campo, ma anche per i continui colpi di scena sulla questione della cessione di quote della società. La settimana sembrava essersi conclusa con un Milan pronto a vestire thailandese, visto il soggiorno di Mr. Bee a Milano, l’incontro con Berlusconi e le dichiarazioni congiunte rilasciate dai due. L’ingresso del broker asiatico sembrava ormai cosa fatta, da definire solo la percentuale delle quote che gli sarebbero spettate. Poi, nella giornata di ieri, il colpo di scena, forse. Perché la «Gazzetta dello Sport» ha riferito prima di contatti telefonici tra Berlusconi e la cordata cinese, rivale di Bee, e poi addirittura di un incontro a villa San Martino tra l’attuale presidente rossonero e alcuni esponenti del gruppo facente capo a Richard Lee. Tuttavia, con una nota da Arcore, in serata è stata categoricamente smentita la notizia. Di certo c’è che, nonostante tutto, il Milan suscita ancora un grande appeal. IN RIALZO.

Chiudiamo questo ricco Borsino parlando dell’ormai infinita contestazione della Curva Sud. Dopo la singolare coreografia di mercoledì, con i tifosi seduti sui seggiolini del secondo anello blu a formare la scritta “Basta”, e dopo le numerose dimostrazioni di  dissenso nelle partite casalinghe del Diavolo, la protesta si è trasferita anche molto lontano da Milano, giungendo fino a Napoli. La contestazione del San Paolo è stata piuttosto incisiva e lascerà il segno, poiché i tifosi hanno prima esposto uno striscione con scritto “1600 km per ribadirvi ancora il concetto… INDEGNI”, e successivamente hanno abbandonato il settore ospiti dopo solo quindici minuti dall’inizio del match. Insomma, lo strappo sembra ormai essere insanabile, ulteriore segno di un ambiente ormai totalmente allo sbando. IN RIBASSO.

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