Cessione Milan, un affare di Stato. Berlusconi ha un filo diretto con il presidente cinese Xi Jinping

Tra Milan e Cina, un vero e proprio affare di Stato. La cessione della maggioranza della società rossonera da parte di Silvio Berlusconi stamane raggiunge questa definizione su La Gazzetta dello Sport. Oggi si scopre l’esistenza di un filo diretto del numero uno rossonero con Xi Jinping, presidente della Repubblica popolare cinese e segretario del Partito comunista.

Xi Jinping è uno degli uomini più potenti del mondo e ha la “fissazione” del pallone. Da grande, poi, si è innamorato della storia vincente del Diavolo, diventandone un tifoso convinto. Ha pilotato l’ingresso di Wanda Group nell’Atletico Madrid e nell’acquisto di Infront, adesso vuole far diventare la Cina una vera e propria forza calcistica. Da qui la possibilità di acquistare il Milan grazie all’amicizia con Berlusconi. Soprattutto una promessa fatta nel 2009 dallo stesso ex Premier all’attuale leader cinese: “Milan in vendita? Quando lo sarà, sarai il primo a saperlo“. Sei anni dopo Silvio si è ricordato di quella stretta di mano, atyivando personalmente un ponte comunicativo insieme al famoso 61ienne di Pechino all’interno del quale di starebbe ragionando anche su Mediaset.

La svolta nella trattativa porta la firma della dama cinese, non più misteriosa: si chiama Wang Xingxian, spiega la Rosea. Mrs. Cina è comparsa per la prima volta a Milano il 30 aprile, alla conclusione della due diligence ed esprimendo un parere positivo sulla stessa. Successivamente, il 2 e 3 maggio, si è presentata ad Arcore e ha condotto personalmente l’affare  (in conference call) con Xi Jinping e il primo ministro del Consiglio di Stato Li Keqiang. Un legame forte, uno scenario sempre meno nell’ombra. La Cina è vicina.

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