Destro, un pesce fuor d’acqua alla ricerca di un impossibile riscatto

Brutto momento per Mattia Destro. Prelevato in prestito dalla Roma, con diritto di riscatto fissato a sedici milioni, il centravanti originario delle Marche continua a evidenziare problemi fisico-strutturali, non riesce mai ad avere la meglio nel gioco di sponda, non effettua un lavoro sporco efficace e non si dimostra in grado di difendere la palla, fare salire la squadra e creare varchi per i compagni. Infine, dal momento che non gli arrivano palloni giocabili, il disastro è completo.

In merito, eloquente è quanto accaduto domenica sera, nel corso della disfatta del San Paolo. Malgrado si sia impegnato e abbia fatto il possibile per mettersi in mostra, Destro non ha potuto usufruire di palle gol e, quando chiamato a faticare, è sempre stato arginato con facilità dai difensori centrali partenopei. Dopodiché, lo sfogo. Già, una volta sostituito, Mattia si è lasciato sfuggire uno sfogo. Uno sfogo che manifesta tutto il suo rammarico per un’esperienza, quella con la maglia del Milan, al momento da dimenticare. Proprio così.

Risulta a dir poco impensabile, se non del tutto impossibile, che la società rossonera decida di versare nelle casse giallorosse i sedici milioni pattuiti per il riscatto. Ecco allora che, al termine dell’annata in corso, Destro tornerà alla base. Se poi il suo rientro nella Capitale sia provvisorio o definitivo, non si sa. Di certo, a inizio giugno, il Milan non tratterrà Mattia. Mattia che sabato sera, tra l’altro, avrà l’occasione di rivedere i propri ex e (forse) futuri compagni di squadra…

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